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ALESSANDRIA – Ci voleva un non-alessandrino per scuotere l’ambiente emettere in movimento il meccanismo.

Il non-alessandrino è l’allenatore dellaZimetal Alessandria Basket; il romano Claudio Vandoni; e il meccanismo èquello della gestione del Palazzetto dello Sport cittadino; il ‘PalaCima’.

La polemica è nata dopo la gara di domenica 18 novembre della formazionealessandrina; che milita in serie C1; persadi 2 punti negli ultimi secondi.Vandoni ha sottolineato che; fra le ragioni della sconfitta; c’era anche lo ‘sgarbo’ subìtoda parte del Comune; che nella giornata di venerdì aveva costretto la squadra adallenarsi in altra palestra; sul linoleum;anzichè sul parquet del palazzetto; perchè tale struttura doveva servire per una gara ‘under 17’ di altra società cittadina;l’Accabasket (serie D). Probabilmente il fuoco covava sotto la cenere da tempo; e l’ultima sconfitta lo ha attizzato.

Che c’è di strano; direte voi? Lo strano è che il cambiamento è stato comunicato con sole 24 ore di preavviso alla Zimetal; il che lo trovo allucinante. L’allenatore romano ho voluto sottolineare la differenza di categorìa; l’obbligo per lorodi allenarsi e giocare sul parquet; che società di categorìe inferiori non hanno; e altre cose. E si è appellato all’assessorecompetente; Gianni Ivaldi; che lo incontrerà fra pochi giorni. E visto che Ivaldi ricopre l’incarico solo da maggio ed èpolitico PD; che vada all’incontro ‘aperto’ allo sport; come hanno mostrato i 5 candidati alle primarie del suo partito;che si terranno domenica. Interpellati sull’argomento; i candidati hanno sottolineato come sia fondamentale recuperare ilrapporto scuola-sport superando quelle logiche ‘storico-politiche’ che; dal dopoguerra; hanno scisso il binomio consideratoretaggio del passato; con disastri evidenti. In questa ottica l’assessore Ivaldi; che probabilmente nemmeno conosceva ilproblema; mostri apertura verso lo sport e regoli la materia in modo da rispettare le gerarchìe esistenti; superando quellagestione degli impianti pubblici affidata a gente poco ferrata in materia che agisce in base a ‘fallo tu’ e ‘io conosco quello’.

Solo così si opera per i giovani e arrivano i risultati. Con vantaggi per tutti.

RAIMONDO BOVONE

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