A testa alta; fino alla fine. Il 2-2 di Mantova indica una squadra in salute; con voglia di fare
nonostante le assenze e i grandi problemi societari; e con una classifica da play-off.Non amo; se non in casi rarissimi; usare toni trionfalistici; tipo”prestazione straordinaria”; “grandi uomini”;”giocata meravigliosa” “stadio glorioso” e altre iperboli del genere;da lasciare secondome ad altri calciatori e ad altri scenari;ma certamente questo gruppo di ragazzi che gioca conla maglia grigia quest’anno; si fa apprezzare per come gestisceil momento; guidato da una coppia; Cusatis e Menegatti;allenatore e direttore sportivo; che sanno il fatto loro; bravisoprattutto a tenere tutti concentrati; quello sì; sull’obiettivodel campo senza farsi distrarre da problemi paralleli.Anche perchè; diciamo la verità; i problemi sono il futuro prossimoe non il presente; perchè patron Capra ha pagato (per l’ultima volta; dice)tutte le spettanze a giocatori; stato e casse mutueper i mesi di settembre e ottobre; e fino metà febbraio il problema non si riproporrà.Si porrà; invece; il problema delmercato; che a gennaio vedrà la dirigenza impegnata a sfoltire la rosa per alleggerire il bilancio; e quindi i giocatori sonostimolati dal fatto di dover mettersi in mostra per piacere a qualcuno che paghi loro i prossimi stipendi; dato che lo stessoCapra ha detto che in mancanza di ‘soci forti’ o di ‘sponsor importanti’ (ma chi investe oggi nel calcio?) mette tutto inliquidazione. E dunque restiamo in attesa dell’ultima di andata; in casa col Bellaria Igea Marina; che sarà anche l’ultima partita del2012 (anticipo a sabato 22) chiedendoci se; dall’anno prossimo; Alessandria avrà ancora il calcio professionistico.
Festeggiando l’anno del centenario chi l’avrebbe immaginato?
Raimondo Bovone