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La cute è l’organo principale di protezione del corpo ed è sia una barriera sia un collegamentotra l’esterno e gli organi interni. Con la sua superficie di circa due metri quadri nell’adulto e unpeso di circa il 16% di quello totale del corpo; ha un’elevata resistenza meccanica ed è l’organopiù visibile; ma è anche uno dei più trascurati sia dal paziente sia dal punto di vistaassistenziale (ulcere e ferite difficili).
La Fondazione Uspidalet Onlus ha scelto di sostenere l’importante progetto teso ad acquisireun dermotomo elettrico a batteria per la Chirurgia Plastica e Ricostruttiva dell’Azienda Ospedaliera diretta dal dr. Renzo Panizza; che spiega: “Si tratta di uno strumento chirurgiconecessario per il prelievo della pelle che deve essere presa e utilizzata per chiudere grosseferite senza più cute che; frequentemente; sono la conseguenza di traumi (incidenti stradali;cadute…) oppure ustioni o nelle ricostruzioni dopo l’asportazione di grossi tumori cutanei odancora per chiudere le ulcere cutanee. Il dermotomo elettrico ci consente di poter variare lospessore della pelle da prelevare ed anche la sua larghezza e lunghezza. Tale strumentario è diuso routinario ed indispensabile in una struttura di Chirurgia Plastica; utilizzato sia negli adultiche nei bambini: la cute è un organo di senso che provvede a comunicare con l’esternoattraverso differenti recettori per tatto; pressione; dolore; temperatura; le cui funzioni sonomolteplici e vanno dalla protezione alla penetrazione di microrganismi patogeni; all’effettobarriera contro insulti esterni nocivi (meccanici; termici; chimici). Non dimentichiamo che lacute difende dai raggi solari e mediante la proprietà di traspirazione ed evaporazione (sudore);contribuisce a mantenere la nostra temperatura corporea sui 37°C necessaria alle funzioni vitali; oltre ad avere una notevole capacità di assorbimento (farmaci per via trans dermica). Da qui è intuitiva l’importanza di dare rapidamente una copertura cutanea là dove manca”.
Alla Kouchnerova: “Ringraziamo come sempre di cuore i donatori che sostengono i nostriprogetti e anche questa volta hanno colto la bontà dell’iniziativa. Sono tanti che da fuori; pur inpresenza di qualificate strutture ospedaliere; hanno scelto di sostenere l’opera del dr. Panizza;riferimento per le province di Alessandria e Asti; a cui siamo andati incontro volentieri comeFondazione proprio per aiutare i pazienti nel loro percorso di salute. I nostri preziosi volontaricome sempre hanno lavorato molto e organizzando cene benefiche e anche un torneo di golfper comprare questo importante apparecchio”. L’elenco completo dei donatori è consultabilesul sito www.fondazioneuspidalet.it nella sezione progetti.
Il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Nicola Giorgione ricorda invece: “Siamo ancorauna volta grati alla Fondazione per il prezioso supporto fornito e la sensibilità dimostrata;sempre sinergica a favore dell’Azienda. Grazie all’instancabile opera di fundrising operata dailoro volontari; a cui va tutto il nostro ringraziamento; la nostra Azienda può in tempi didifficoltà contare su strumenti che vanno a qualificare il lavoro dei nostri professionisti”.

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