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Safari fotografico ai piedi del Kilimangiaro e mare in un antico insediamento coloniale

L’Africa che parla all’anima e scolpisce i ricordi per sempre

giraffe_al_tramontoAtterrare all’aeroporto di Mombasa nel mese di marzo, quando la stagione delle piogge è appena terminata, significa essere investiti da una natura rigogliosa e risvegliata. Dalla costa ci si può spostare verso l’interno o in jeep affrontando un viaggio lungo di ore o con un bimotore che atterrerà sulla pista di terra rossa della savana, destinazione: campo tendato all’interno dei numerosi parchi nazionali, riserve naturali per un indimenticabile safari fotografico. Scegliendo la jeep si attraversa tutto il Paese e anche se lo sterrato non è il massimo della comodità è proprio quella la bellezza del viaggio. Un po’ selvaggio e tanto autentico. I campi tendati sono quanto di più meraviglioso ci sia per assaporare l’Africa, la mia Africa. Il contatto con la natura è totale: i profumi della savana e i rumori nella notte di uccelli e delle scimmie in branco ti fanno sentire vivo come nessuna città sarà mai capace. kenya-13
La sveglia all’alba tinge di colore rosa la maestosità del Kilimangiaro, si parte sperando di riuscire a vedere e fotografare quanti più animali possibili. Un’usanza vuole che prima di iniziare il safari si scelga un animale, se lo si avvisterà, la fortuna arriverà. Cinque giorni intensi, tra safari a piedi, in jeep e notturni, riempiono di vita e arricchiscono l’anima in una preghiera all’unisono con la creazione. Amboseli-25
Dopo la natura selvaggia potete godere del relax e del mare andando sulla costa, provate l’esperienza del bimotore che decolla dalla savana, è esaltante. La costa del Kenya è molto conosciuta e a tratti nota per le cronache vip, come Malindi e Watamu, posti bellissimi ma molto turistici. Una perla, invece, per intenditori, è Kilifi, con un mare bellissimo, spiagge bianche e un contesto colto che parla di storia; Kilifi ancora mostra le testimonianze del colonialismo inglese, molti sono gli anglosassoni che vi abitano ancora e nel corso degli anni è divenuta la meta di intellettuali anche un po’ bit che vivono lì. Si respirano in questo piccolo centro balneare, cultura, vivacità intellettuale e un po’ di sano snobismo, perfettamente in sincrono con una natura e uno stile di vita autentici; il connubio equilibrato tra Africa autentica e curiosità di viaggiatori, non turisti.
L’esperienza di un safari in Africa è il viaggio; anche dopo anni, le immagini, i ricordi, i sussulti dell’anima restano scolpiti nella memoria in maniera indelebile, più forte che qualsiasi altro viaggio della vita.

Fausta Dal Monte

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"

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