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“Sono secoli che gli uomini corrono dietro alle ragazze giovani. Per le donne questo è stato spesso una fonte di dolore, perché è come se la giovinezza femminile avesse un termine mentre quella maschile no.”

Prendete due amiche dal carattere diverso, Lucia e Maria, in una domenica mattina mentre leggono una scena di teatro da recitare il giorno dopo. Nella vita reale le protagoniste sono due attrici, Angela Finocchiaro e Maria Amelia Monti. Nello spettacolo teatrale “La scena”, invece, l’attrice è solo Lucia (ovvero la Finocchiaro, già vista sui palcoscenici di tutta Italia, in vari programmi televisivi e commedie cinematografiche). Le quote rosa proseguono con la regia affidata a Cristina Comencini, mentre Stefano Annoni è il classico “beato tra le donne” nella rappresentazione che andrà in scena giovedì 28 aprile al Cinema Teatro Alessandrino a partire dalle ore 21.

È una commedia a 360 gradi – spiegano le due attrici, attualmente impegnate nella tournée in tutta Italia con questo spettacolo e altre produzioni (“Calendar Girls” per la Finocchiaro, “Nudi e crudi” per la Monti, in scena con Paolo Calabresi) –. I diritti delle donne saranno affiancati a quelli degli uomini, per un paragone molto interessante. Davanti a una donna che oggi è evoluta, sempre più emancipata, gli uomini sono un po’ destabilizzati. Ma gli uomini hanno bisogno delle donne come le donne hanno bisogno degli uomini, hanno bisogno di ritrovarsi, attraverso un nuovo percorso”.

Passiamo a una rapida presentazione dei vostri personaggi.

“Io sono Lucia – attacca Angela Finocchiaro –. Sono quella che deve recitare all’indomani, quindi passo parte della serata a leggere la scena. Sul palcoscenico abbiamo personalità diverse: io ho rinunciato all’idea di avere un uomo nella vita….”

“Maria invece ha due figli e non riuscirebbe proprio a vivere senza uomini – replica la Monti –. Sono una dirigente di banca separata e madre di due bambini, che non rinuncia però a erotici terremoti con persone del sesso opposto”.

Due personaggi di stretta attualità, quindi.

Finocchiaro: “Credo che ci sia una trama e un dialogo assolutamente in linea con i cambiamenti di questi ultimi anni. Non solo nel ruolo della donna, ma anche in quello dell’amica, della donna di casa, della lavoratrice”.

Monti: “Nello spettacolo c’è lo spaccato di questa situazione tra uomo e donna. Maria vive questa situazione particolare con un uomo (interpretato da Stefano Annoni, ndr) agganciato la sera prima a una festa in cui ha bevuto troppo, di cui non ricorda il nome né l’età. Ma non si tratta di un playboy classico, ma di un trentenne che rappresenta perfettamente il maschio giovane del presente e del futuro”.

Qual è l’importanza di affrontare certe tematiche in una commedia per tutti?

Finocchiaro: “È importante sdrammatizzare facendo riflettere il pubblico. Le tematiche di questa commedia sono profonde e nei canoni del politically correct”.

Monti: “Il ruolo maschile e quello femminile risultano paralleli ma al tempo stesso condivisibili. Sul palcoscenico io e Angela a un certo punto invertiamo i ruoli, mettendo in difficoltà il personaggio interpretato da Stefano. Lucia e Maria, però, non possono certo immaginare la sua reazione e la consapevolezza della sua fragilità”.

“Sono secoli che gli uomini corrono dietro alle ragazze giovani – ha poi aggiunto la regista, Cristina Comencini, regista, sceneggiatrice, scrittrice, nonché narratrice dell’universo femminile e donna impegnata anche in “Se non ora Quando” –. Per le donne questo è stato spesso una fonte di dolore, perché è come se la giovinezza femminile avesse un termine mentre quella maschile no. Cosi ho voluto sparigliare le carte per raccontare che è possibile un dialogo tra generi e tra generazioni in modo aperto, fuori dagli schemi consueti nonnetto/ragazzina o tardona/toy-boy”.

Luca Piana

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