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Ripercorriamo la storia d’Italia che portò nel 1945 alla liberazione della Nazione

Riconosciuta come festività il 27 maggio 1949 con la legge n. 260

Il 25 aprile è l’anniversario della liberazione d’Italia (avvenuta nel 1945) e segna la fine della seconda guerra mondiale nel paese, dell’occupazione nazista e del ventennio fascista.
Dopo il 1943, l’Italia si trovò divisa in due fazioni distinte. Al Sud, si formò, in opposizione all’occupazione nazifascista, il governo Badoglio in collaborazione con gli Alleati inglesi e americani. L’alleanza venne siglata con l’armistizio di Cassibile, firmato il 3 settembre del 1943, reso pubblico cinque giorni dopo e, pertanto, celebrato come 8 settembre. Esso diede anche inizio al movimento di Resistenza, che segnò la diffusione delle lotte partigiane. Al Nord, Benito Mussolini ed i fascisti, per volontà di Adolf Hitler, il 23 settembre del 1943, diedero vita alla Repubblica Sociale Italiana (comunemente chiamata “Repubblica di Salò”), che rivendicava la propria sovranità su tutto il territorio italiano, ma che, a causa degli sviluppi bellici, non poté esercitarla sulle provincie soggette all’avanzata alleata. Tale repubblica era considerata, anche dallo stesso Mussolini, uno “Stato fantoccio” della Germania nazista e, pertanto, non fu riconosciuta dalla comunità internazionale. Il 9 settembre del 1943, venne fondato il Comitato di Liberazione Nazionale dell’Alta Italia (CLNAI): un’organizzazione politica e militare, costituita dai principali movimenti e partiti italiani, allo scopo di opporsi all’occupazione nazifascista.
Il 25 aprile del 1945, il CNLAI, alle otto del mattino, proclamò ufficialmente, via radio, la condanna a morte di tutti i capi fascisti, la presa di tutti i poteri da parte del CNLAI e l’insurrezione. La lotta partigiana (messa in atto da uomini, donne, preti, militari, giovani e anziani, tutti accomunati dal desiderio di rivendicare l’uguaglianza, la democrazia ed il rispetto di ogni individuo), in collaborazione con gli Alleati, permise il processo della liberazione italiana dall’occupazione nazifascista, quando ci fu la vittoriosa entrata delle truppe nelle principali città italiane. Entro il primo maggio tutta l’Italia settentrionale fu liberata.
Viene festeggiato il 25 aprile perché è la data che corrisponde alla liberazione delle città di Milano e Torino. Per l’anno successivo (il 1946) il primo governo provvisorio della Repubblica Italiana, decise di festeggiare il 25 aprile. La ricorrenza venne celebrata anche negli anni successivi e, nel 1949 diviene festa nazionale. La legge che la riconobbe come festività nazionale è la n°260 del 27 maggio 1949. Da allora, il 25 aprile si celebra la liberazione dell’Italia e, in molte città del paese, vengono organizzate delle manifestazione in memoria di ciò che è stato.

 
Giada Guzzon

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