dialessandria.it - no photo
dialessandria.it - no photo

L’incontro con uno dei fondatori di un gruppo simbolo della musica italiana

Vittorio De Scalzi: “Lunga vita al prog-rock!”

Nell’ambito di una serie di manifestazioni itineranti promosse anche quest’estate da Franco Taulino insieme alla Beggar’s Farm (Official Jethro Tull Tribute Band), la recente serata della Festa della Birra a Cantalupo ha rappresentato l’occasione imperdibile di vedere insieme sul palco Aldo Tagliapietra (voce storica de Le Orme) e Vittorio De Scalzi. Proprio con quest’ultimo abbiamo voluto ripercorrere 45 anni di gloriosa carriera dei New Trolls e non solo.

Copertina-45-giri-(fine-anni-'60)Vittorio, ho qui con me una serie di dischi originali. Partiamo con i primi 45 giri dei New Trolls del 68/70: “Una miniera”, “Cosa pensiamo dell’amore”…
(Sorride, indicando una foto presente sul disco, n.d.r.) Questa l’abbiamo scattata a Boccadasse, un antico borgo di Genova. Di lì a poco, dopo aver fatto ascoltare alcuni brani a Fabrizio De André, uscì l’album “Senza orario, senza bandiera”…

Prima metà dei ’70: la stagione d’oro del rock progressivo. Concerto Grosso 1 e 2 con il futuro Premio Oscar Luis Bacalov, la fondazione dell’etichetta Magma e la rilettura de “Una notte sul Monte Calvo di Mussorgski”.
Con Bacalov ci siamo misurati per la prima volta con la musica classica e lui scoprì il rock. Un periodo irripetibile: erano appena nati una serie di gruppi che poi avrebbero lasciato il segno e che sono conosciuti tuttora in tutto il mondo!

Nella seconda metà dei ’70 e nei due decenni successivi avete virato verso il pop di qualità, “Quella carezza della sera”, “Quella luna dolce”, collaborando anche con alcune Signore della musica italiana come Ornella Vanoni, “Noi”, e Mina, “Una canzone”.
Beh, in quel periodo puntammo sulle nostre qualità vocali notevoli e sugli arrangiamenti, scrivendo anche molte canzoni per delle grandissime cantanti.

Arriviamo al nuovo millennio, con “The seven season” e il recente Concerto Grosso n° 3.
Certo. È molto stimolante proporre in concerto dei brani come “Dance with the rain” o “La nuova preghiera di Padre O’Brien” che non eseguivo da tempo, quando ci sono dei musicisti preparati come il gruppo di Franco Taulino. E poi, che bello vedere in mezzo al pubblico tanti giovani che stanno riscoprendo il prog-rock!

Come ha infatti ricordato lo stesso Taulino “indubbiamente c’è l’orgoglio di riuscire sempre a coinvolgere grandi nomi. Dato che abbiamo lavorato bene in passato, questi musicisti, sapendo che abbiamo suonato con i loro colleghi importanti, spesso e volentieri sono molto contenti di partecipare a queste serate”.

 

Gianmaria Zanier

0 0 voti
Valutazione articolo
Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
0
Vorremmo sapere cosa ne pensi, scrivi un commento.x