Film d’essai
Mentre in Italia le commedie all’insegna della frivolezza e dell’idiozia sbancano i botteghini, nel resto d’Europa la produzione cinematografica riesce a riempire le sale con film di ben diverso spessore.
“Mr. Nobody” è una pellicola scritta e diretta dal regista e drammaturgo belga Jaco Van Dormael, uscita per la prima volta in Belgio nel gennaio 2010, tutt’ora inedita in Italia, dove si può trovare solamente su internet sottotitolato in lingua originale. Il protagonista di questo film, interpretato dall’attore Jared Leto, il cui duplice intento è quello di trattare argomenti ontologici e di deliziare l’occhio dello spettatore con una scenografia d’eccezione, è Nemo Nobody, uomo centodiciassettenne che nel 2092 rimane l’ultimo mortale sulla terra. Trovandosi sotto i riflettori mediatici, Nemo viene dunque intervistato con la richiesta di raccontare la sua ultracentenaria esistenza, nonostante i suoi ricordi siano ormai distanti e confusi. La narrazione prende il via da un episodio cruciale della vita del protagonista, ovvero quando all’età di nove anni, si trova costretto a scegliere se vivere con la madre o con il padre, divorziati e lontani migliaia di chilometri l’uno dall’altra. Questo evento, secondo la teoria dell’ interpretazione a molti mondi, diventa un punto di diramazione del racconto, che seguirà quindi diversi livelli temporali, ognuno dei quali descrive una delle possibili vite di Nemo, tanto reali quanto diverse. Al termine del film, lo spettatore comincerà quindi a interrogarsi sul peso e sul significato di ogni singola scelta, col dubbio però che la propria esistenza possa essere totalmente in balia del caso. Provare per credere.
Marcello Rossi