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Il divario tra reale e virtuale determina una crescita del bambino diversa

Bambole dalla linea gotica per seguire la moda fantasy

Vi ricordate i giochi “Guardie e ladri”, “Mosca cieca”, il “gioco dell’elastico”, “Nascondino” e “Girotondo”? Giochi che sembrano ormai passati di moda in quest’era di cambiamenti, sono tra i più ricordati da una generazione neanche molto avanti con l’età. L’avvento e la diffusione della tecnologia hanno portato alla creazione di nuovi intrattenimenti, rinnovamenti di giochi precedenti e totali rivoluzioni dell’idea originaria. Ma in che modo le tendenze socio-culturali hanno influenzato anche le attività ludiche dei bambini?
lego-2Prendiamo, per esempio, i “Lego”. Protagonisti di pomeriggi trascorsi in casa a costruire, in compagnia o in solitudine, permettono di creare una propria città, con case, palazzi, istituzioni, abitanti e, perché no, animali, ma, al giorno d’oggi sembrano passati di moda, dimenticati. L’idea del gioco, però, ha permesso la nascita di altri “video”-giochi. La sostanziale differenza sta nel fatto che, se i Lego si possono “toccare con mano”, videogiochi come “Minecraft”, per esempio, non lo permettono. Ad essa va aggiunta una nota economica: i “Lego”, infatti, permettono di sbizzarrirsi con la fantasia e costruire fisicamente ed attivamente, ma non sono esattamente economici. I videogiochi, invece, consentono la creazione virtuale di spazi con un’unica spesa, un po’ più ragionevole, offrendo svariate opportunità di scelta.
Certo, spendere meno piace a tutti, ma ci si guadagna veramente?
Barbie-Fior-di-Pesco-1985Un altro esempio di cambiamenti e rivoluzioni dei giochi si può notare nelle bambole per le bambine. Molte mamme, figlie di un’epoca passata, si divertivano a giocare con le bambole di pezza, Cicciobello e le Barbie che, benché ancora in commercio, si trovano a dover fronteggiare una nuova realtà: le bambole zombie o vampiro. Visto razionalmente il fatto può sembrare assurdo. È difficile pensare che possano esserci in commercio delle “bambole mostruose”, destinate alle bambine, per giunta, ma invece è così. Forse, ciò che contribuisce allo stupore è l’abbigliamento delle bambole. O, forse, questi pensieri sono concepiti dalle menti più all’antica, ancorate alla tradizione. La sempre crescente passione per il fantasy ha ormai conquistato molti adolescenti e non solo. Quindi, data questa repentina diffusione, il mercato ha deciso di seguire la linea gotica creando anche giochi per bambini.
monster-highPer fortuna ci si meraviglia ancora vedendo un bambino di quattro anni che fa puzzle su Internet (che sembra strano, ma, al giorno d’oggi, accade), ma sarà così per sempre? Il timore che la risposta sia negativa, data la precocità dei nuovi infanti, non è nullo. Ciò sprona a voler difendere la loro innocenza stimolandoli a conoscere personalmente il mondo, senza “realtà virtuali”, o fantasticherie su un mondo immaginario popolato da creature inventate.
È vero che il progresso dipende dalla realtà che stiamo vivendo ed è anche giusto che ci siano dei cambiamenti, l’opposto sarebbe preoccupante; ma è inoltre vero che le nuove generazioni vivono un presente che decreterà il futuro. Siamo proprio sicuri che alcuni cambiamenti, destinati a seguire le attuali tendenze, non conducano, però, ad un poco felice futuro?

Giada Guzzon

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