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Stamattina da “Dolci Capricci” in via San Giacomo della Vittoria 1, la colazione è stata all’insegna della filosofia in compagnia del professor Michele Maranzana. L’incontro è stato ideato in celebrazione dell’antico rito di ritrovarsi intorno ad un tavolo non solo per consumare del cibo, ma anche per fare filosofia, sull’esempio del Simposio greco e del caffè filosofico del Settecento. Il cibo è stato oggetto di riflessione, visto non solo nell’ottica del gusto, ma anche come mezzo per la condivisione di idee e ragionamenti culturali. “Che cos’è la dolcezza? Secondo voi è un aspetto intrinseco in ognuno di noi o si impara?” Questa è la domanda con la quale il professor Maranzana ha in seguito aperto un confronto con il pubblico, per poi proseguire con un vecchio gioco filosofico che consiste nell’analizzare il significato etimologico della parola “dolce”, precisando nel contempo che è pur vero che l’idea di dolcezza è già in ognuno di noi, ma come sensazione del gusto che porta gratificazione ed infine benessere psicologico. A fine dell’incontro il pubblico è stato congedato con un pensiero ispirato all’opera di Claude Levi-Strauss “Dal miele alle ceneri”, affermando che il miele sta prima della cultura e il tabacco dopo, spiegando con questo esempio il concetto di cultura che trasforma la natura. Da non tralasciare la considerazione fatta sul rapporto tra dolcezza e contesto sociale e storico, poiché al giorno d’oggi la dolcezza deve purtroppo confrontarsi con un alto livello di violenza.

Federica Riccardi

Foto di: Alessandra Alfieri

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