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La bomboniera potrebbe sembrare, a un osservatore esterno, un dettaglio secondario tra le cose che si devono preparare in vista di un matrimonio. In realtà, rappresenta un aspetto fondamentale della presentazione nel giorno della cerimonia, dai significati ben più profondi di quel che si pensa in prima battuta.
Proprio sul suo significato si apre un dibattito “filosofico” sulla bomboniera. L’interpretazione classica concepisce la bomboniera come un oggetto prettamente decorativo e simbolico. Il contenitore è di solito fatto di cristallo, di vetro, di porcellana, d’argento o di ceramica; il contenuto può essere costituito dai consueti confetti. Il tutto, ovviamente, deve essere corredato da ricche decorazioni.
L’interpretazione alternativa, più innovativa e, francamente, più interessante, prevede che la bomboniera possa essere o un regalo utile o un oggetto divertente, con cui gli ospiti possono giocare. Nel primo caso, si va sul sicuro donando oggettistica da cucina o prodotti di raffinata gastronomia italiana. I più solidali possono servirsi delle proposte di organizzazioni come Emergency o Unicef, mentre i più tecnologici possono sbizzarrirsi con cadeaux come chiavette USB dalle forme stravaganti. Nell’altro caso, invece, si può regalare un puzzle da montare, raffigurante gli sposi in una delle loro fotografie preferite. Oppure, è possibile stimolare la golosità degli ospiti in questo modo. Si consegnano piccoli sacchettini colorati, completamente vuoti, ai partecipanti. Il contenuto è stipato in un vaso in un punto prominente della stanza ed è costituito da caramelle o confetti, di cui gli ospiti possono servirsi liberamente.

Stefano Summa

@Stefano_Summa

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