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Si celebrerà domenica 5 novembre, nella Cattedrale di Sant’Evasio, a Casale Monferrato, il “grazie dei campi”.

In questo modo continua una tradizione che ha sempre trovato consensi sul territorio e che identifica San Martino con la “Giornata del Coltivatore”, ossia un modo per rendere grazie al Signore ma che vuole anche essere un’occasione per stare insieme e per esprimere con gioia quel sentimento di riconoscenza che i coltivatori hanno da sempre fatto proprio.

La Coldiretti, infatti, ha promosso fin dall’inizio della sua storia la Giornata del Ringraziamento che veniva celebrata annualmente nelle Parrocchie e nelle Diocesi fin dal 1951.

La Chiesa, in questa ricorrenza, “guarda” gli agricoltori come linfa vitale perché possono far crescere anche spiritualmente un settore, come quello dell’agricoltura, che è fonte di equilibrio dell’economia e della vita sociale.

“Il Paese ha bisogno di ritrovare il giusto valore da dare alla vita e alla terra, per ridurre i mali del nostro tempo, in continuità con esemplari testimonianze di impegno e di coraggio nei confronti di più ampie forme di giustizia e solidarietà. – ha affermato il presidente provinciale Coldiretti Alessandria Roberto Paravidino – La terra si rinnova sempre nel miracolo delle stagioni come la vita da tanti piccoli atti di fiducia e di coraggio che uniscono intelligenza e fatica, fede e azione, libertà e responsabilità”.

Ringraziare Dio per i frutti della terra rinnova la fiducia, dà sicurezza, apre all’ottimismo, mantiene la speranza, fonda l’amicizia e la fratellanza universale. La terra è casa, famiglia, storia, paesaggio, cultura, lavoro, patrimonio dell’umanità.

Il messaggio che unirà tutte le Giornate del Ringraziamento riguarda “La terra ospitale”: il 2017 è infatti l’anno internazionale del turismo sostenibile per lo sviluppo promosso dall’Organizzazione delle Nazioni Unite, con l’invito a coniugare la coltivazione della terra con l’ospitalità.

“La Giornata del Ringraziamento è un momento importante di riflessione e preghiera. Un momento che è profondamente di Coldiretti, sentito dalla gente dei campi, dagli imprenditori agricoli che ogni anno aspettano questa ricorrenza con rinnovato spirito di riconoscenza”, ha aggiunto Paravidino.

Il lavoro agricolo consente all’uomo di realizzare un rapporto diretto e assiduo con la terra, è una reciprocità nella quale si rivela e si compie un disegno finalizzato alla vita, all’essere e al benessere dell’umanità, allo sviluppo di tutti e di ciascuno. Non dobbiamo dimenticare che questa è un’occasione importante per meditare sui problemi che il mondo rurale sta vivendo, acuiti dal protrarsi degli effetti di una crisi economica e finanziaria di portata mondiale.

Il programma prevede alle 9.30 il ritrovo dei partecipanti e la Conferenza Stampa sul bilancio dell’annata agraria che si terrà nei locali del Seminario, alle 10,30 la Santa Messa concelebrata da Sua Eccellenza il Vescovo Mons. Gianni Sacchi e da Mons. Ivo Piccinini Consigliere Ecclesiastico Provinciale Coldiretti. Seguirà benedizione dei mezzi agricoli e il saluto delle autorità.

Il Ringraziamento è l’appuntamento della gratitudine e della responsabilità verso il dono della terra ricevuto. La consapevolezza che la vita, la terra, il seme, la pioggia, l’avvicendarsi delle stagioni e il lavoro sono un dono affidato da Dio all’uomo, alla sua libertà e alla sua creatività, è riconoscere che il lavoro dei campi è un bene che va sostenuto e valorizzato sempre.

C’è un ritorno alla terra: l’agricoltura può offrire nuove professioni ai giovani per un moderno modello d’impresa agricola. La vita ha il sapore della terra dei cui frutti tutti viviamo. Per questo lavorare la terra è proclamare la propria dignità di collaboratori di Dio. Ogni spiga di grano, ogni grappolo d’uva è il risultato della collaborazione tra l’agricoltore e Dio.

Il lavoro dei campi, che assorbe buona parte delle giornate degli agricoltori, può dunque convergere nella preghiera, per continuare ad usare bene il dono della terra, nonostante il peso della fatica che comporta e il sudore che lo accompagna.

La Giornata del Ringraziamento si può riassumere come un evento fecondo, di riflessione e di preghiera per mettere in risalto l’alleanza della terra e dell’uomo, della preghiera e del lavoro: spunti che giungono dalla Commissione Episcopale per offrire valore aggiunto alle imprese e domenica 5 novembre, a Casale Monferrato, sarà l’occasione per ritrovarci, per continuare a nutrire la coscienza della propria identità cristiana perché non si scolorisca perdendo ogni capacità di proposta e di speranza.

Al termine è previsto un momento conviviale al ristorante “L’Ariotto” di Terruggia.