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Restare o diventare bambini? Rifiutarsi di crescere oppure ritrovare da grandi un tesoro che si pensava perduto? Dal 21 al 25 settembre 2017 la XIII edizione di Torino Spiritualità è PICCOLO ME, cinque giorni di incontri, dialoghi, lezioni, letture e spettacoli per riflettere sulle tracce d’infanzia presenti ancora nell’età adulta, su come e perché recuperarle.

Da una parte si può restare bambini, volubili e capricciosi, è la “sindrome di Peter Pan”, l’immaturità di Vittorio Gassman ne Il Sorpasso o del plotone nel finale di Full Metal Jacket, quando, di ritorno dalla missione, i soldati americani intonano la Marcia di Topolino sullo sfondo del paesaggio in fiamme.

L’altra via è seguire l’invito evangelico, diventare bambini, rintracciando una dimensione mai perduta bensì sempre presente come tensione che attraversa l’essere umano. Non è raro scoprire, infatti, che l’età bambina non è affatto svanita ma resta nelle timidezze, fragilità e paure, nella curiosità del nuovo, nel non temere gli errori, nel seguire passioni, intuizioni e meraviglie.

Quanto “piccolo me” c’è nel “grande me” che ogni adulto è diventato? Questa la domanda di Torino Spiritualità. Rispondono, tra gli altri, il pensatore Theodore Zeldin, eccentrico studioso dell’Università di Oxford, considerato una delle quaranta personalità di oggi le cui idee potranno influenzare il nuovo millennio, gli attori Silvio Orlando e Luigi Lo Cascio, lo psicanalista Massimo Recalcati, il direttore di La Repubblica Mario Calabresi, il teologo Vito Mancuso, il saggista Enzo Bianchi, la psicologa Silvia Vegetti Finzi, l’analista Augusto Romano, l’attore Moni Ovadia, il maestro di meditazione Corrado Pensa, l’inviato de La Stampa Domenico Quirico, il filosofo e psicanalista argentino Miguel Benasayag, la saggista francese Céline Alvarez, la scrittrice e conduttrice radiofonica Gabriella Caramore, l’artista Lorenzo Mattotti, gli scrittori Chiara Gamberale, Emanuele Trevi, Domenico Starnone, Michele Mari, Francesco Piccolo e Carlo Lucarelli. In programma anche gli spettacoli del Workcenter di Jerzy Grotowski e Thomas Richards e della Societas Raffaello Sanzio di Chiara Guidi.

Il programma completo è presentato in conferenza stampa giovedì 31 agosto, ore 11.30. Nei due fine settimana che precedono l’inaugurazione del festival, sabato 9 e domenica 10, sabato 16 e domenica 17 settembre, sarà possibile partecipare a E’ tempo di camminare. Le vie dei pellegrini, otto percorsi tra la via Francigena piemontese, il Cammino di San Carlo e i Sacri Monti, l’occasione per scoprire le bellezze artistico-culturali del territorio e respirare l’intensa spiritualità del cammino devozionale.

Torino Spiritualità è, dal 2005, uno spazio privilegiato di riflessione e luogo in cui cercare il significato profondo del nostro essere attraverso il confronto di coscienze, fedi, culture e religioni. È un progetto del Circolo dei lettori di Torino, con il sostegno di Regione Piemonte, Città di Torino, Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, Teatro Stabile di Torino–Teatro Nazionale e Sistema Teatro Torino. Torino Spiritualità sostiene Fondazione Paideia.

Prevendite attive a partire da martedì 11 luglio in via Bogino 9 e su www.vivaticket.it.
Prenotazioni Amici di Torino Spiritualità dal 31 agosto. Per informazioni: www.torinospiritualita.org

Barbara Rossi