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Ancora una volta il nome di Casale Monferrato; grazie al ricco patrimonio storico – artistico della città; è protagonista in una delle più importanti mostre d’arte nazionali.

Da sabato scorso; 26 novembre; infatti; due sovrapporte della Sala Rossa di Palazzo San Giorgio sono esposte a Il Settecento a Verona; mostra allestita al Palazzo della Gran Guardia di Verona fino al 9 aprile 2012.

Le due opere; restaurate per l’occasione dal laboratorio Borgogni restauri di Ozzano Monferrato su commissione degli organizzatori dell’esposizione; raffigurano la Pittura e la Scultura e sono state realizzate dal pittore veronese Francesco Lorenzi.

Francesco Lorenzi arrivò nel 1778 a Casale Monferrato insieme all’artista Guidolini; probabilmente su segnalazione dell’architetto Scamozzi; all’epoca impegnato con i lavori nei palazzi della nobile famiglia Gozzani. Oltre a numerosi affreschi a Palazzo San Giorgio; nella Sala Rossa il Lorenzi eseguì le quattro sovrapporte con le personificazioni della Pittura; della Scultura; dell’Architettura e della Poesia Epica; racchiuse in raffinate cornici di legno dorato.

A Palazzo della Gran Guardia le due opere rientrano in uno spazio espositivo che raccoglie numerose opere della pittura veronese del pieno Settecento: oltre ai massimi rappresentanti; quali Tiepolo; Cignaroli e Rotari; ampio spazio è dedicato anche al Lorenzi; artista veronese e allievo dello stesso Tiepolo. Quello casalese è quindi un prestito molto
importante: prova ne è la presenza nella “Galleria dei capolavori” del sito internet della mostra (www.settecentoaverona.it) della sovrapporta dedicata alla Pittura.

«Casale Monferrato ha accolto nei secoli grandi artisti – ha voluto sottolineare l’assessore alla Cultura; Giuliana Romano Bussola -; che hanno impreziosito il patrimonio artistico e culturale della città e dell’intero territorio. Ora dobbiamo saper valorizzare e far vivere le nostre ricchezze facendole conoscere in Italia e all’estero: attraverso i prestiti a importanti mostre si cerca proprio di centrare questo obiettivo; oltre a far rivivere gli scambi artistici che hanno contraddistinto i secoli
della storia italiana ed europea. Il tutto è possibile grazie all’intenso e prezioso lavoro dell’Ufficio Cultura; che desidero ringraziare per seguire; con passione; tutta la parte amministrativa che un prestito comporta».

Ma non sono solamente le due opere del Lorenzi a portare Casale Monferrato alle cronache: fino al 12 febbraio 2012; infatti; il bassorilievo in gesso Il Canto d’Amore; che fa parte delle opere preparatorie del monumento a Garibaldi di San Remo di Leonardo Bistolfi; uno dei
massimi esponenti del simbolismo e del liberty; è stato prestato dalla Gipsoteca del Museo Civico a Palazzo Zabarella di Padova per la mostra Il Simbolismo in Italia.

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