Le varianti stilistiche e architettoniche caratterizzano e rendono celebri parecchie città nel Mondo: città romane; vittoriane o arabeggianti; città moderne e città simbolo di antiche civiltà.
Ma poche città possono fregiarsi del titolo di “monocromatiche”; cioè di un solo colore predominante.La più vicina a noi è la francese Collenges la Rouge; Collenges la Rossa; orgogliosissimo paesino di ben 484 anime nel cuore della Limosina: è costruito totalmente in pietra arenaria.
Seguono le iberiche Ubrique e Piòdao: la prima; situata in Spagna; è tinta di bianco per opporsi al sole; la seconda è una cittadina portoghese costruita con la pietra marrone scuro tipica della zona.
Prima di lasciare l’Europa ci concediamo uno scalo ad Oia;presso l’isola di Santorini; dove le sinuose case bianche sembrano glassare l’arido terreno ellenico bruciato dal sole.
Il primo scalo extraeuropeo è l’India; zona deserto Thar: ivi sorge Jaisalmer; la città dorata e prosegue a Jaipur; la città rosa: colore simbolo dell’ospitalità; era stata stuccata in onore della visita del Principe del Galles nel 1905.
Sempre in India si trova Jodphur; la città blu; che spicca come un prato di viole nel deserto. Prima di lasciare l’affascinante Asia passiamo da Petra; Giordania: il sito non è abitato da centinaia di anni; ma il fatto che sia scavato nella pietra rossa rende immortale e senza tempo questo capolavoro dell’Uomo. (Patrimonio Unesco).
Proseguendo il giro del mondo facciamo sosta a Izamal; la città gialla dello Yucatan; in Messico.
Izamal ha una storia lunga quanto interessante: crocevia di diverse influenze e sede di cinque importanti piramidi Maya è nota come la città delle Tre Culture: preispaniche; dell’età coloniale e contemporanea.
L’aereo ora sta tornando verso l’Europa; sorvola l’Atlantico ma voi siete attratti da un blu più intenso di quello dell’Oceano: si tratta di Chefchaouen; in Marocco.
Questa meravigliosa città ai piedi del Rif è stata dichiarata santa per le numerose moschee di cui dispone; ma la sua vera caratteristica è il colore blu cobalto che sembra proporsi da tramite tra il cielo e l’oceano; infondendo nei suoi abitanti un sentimento perenne di pace e serenità.
Nella foto di copertina: Chefchaouen
Nicholas Capra