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Venerdì 23 gennaio l’appuntamento al TEATRO ALESSANDRINO è con il giornalista e scrittore FEDERICO RAMPINI e il suo spettacolo-concerto ALL YOU NEED IS LOVE, che prende spunto dalle canzoni dei quattro ragazzi cresciuti nella Liverpool povera degli anni Cinquanta.
Lo spettacolo fa parte del cartellone di Gruppo Anteprima, dal titolo “Un teatro al bacio, un bacio a teatro”, che ha già visto in scena un altro importante giornalista, Marco Travaglio.
I Beatles non solo hanno rivoluzionato la pop music, ma in alcuni brani hanno “intuito” drammi e sfide dell’economia contemporanea. Dopo il successo di Occidente estremo, Federico Rampini torna a teatro – accompagnato questa volta sul palco da Roberta Giallo e Valentino Corvino – con un nuovo spettacolo: musiche e provocazioni, autobiografia e denuncia, utopia e cambiamento. La regia è affidata a Angelo Generali. All you need is love insegna come rileggere la crisi economica e immaginare un futuro migliore attraverso le canzoni indimenticabili di John, Paul, George e Ringo.
“Il mio modello di business? Sono i Beatles”. Così parlò Steve Jobs, il fondatore di Apple, uno che di business capiva qualcosa. Lui si riferiva soprattutto alla formula del collettivo che lo ispirava: vedeva i Beatles come un prodigioso moltiplicatore dei talenti individuali. Il quartetto più indimenticabile della cultura pop fu anche una start-up di successo. Proiettò quattro ragazzi cresciuti nella Liverpool del primo dopoguerra – in una penuria da Terzo mondo – verso la stratosfera della ricchezza. Le loro canzoni, composte in un periodo di cambiamenti travolgenti come gli anni Sessanta, sono ricche di spunti per parlare di economia in modo semplice, divertente, provocatorio. “Taxman” prefigura le rivolte fiscali, “Get Back” nasce come una satira dei primi movimenti xenofobi e anti-immigrati, “When I’m 64” anticipa la crisi del Welfare State da shock demografico, “Eleanor Rigby” e “Lady Madonna” evocano la nuova povertà che è in mezzo a noi. E poi “Across the universe” con il suo richiamo al viaggio in India dei Beatles, ricorda quell’ “orientalismo” che precedette la globalizzazione, “Yesterday” con il tema della nostalgia ci costringe ad affrontare domande difficili: davvero si stava meglio “ieri”? Chi stava meglio? Quando, esattamente?
I Beatles non furono degli ideologhi, le loro composizioni nascevano dall’intuizione, dall’emozione… e dall’aiuto chimico dell’Lsd. Ma la Beatlemania si colloca nell’ultima Età dell’Oro per l’Occidente. Usare una musica così universale, è un modo per accompagnarci con dolcezza lungo una riflessione obbligata. Al termine di questa crisi, emergerà un nuovo “pensiero forte”, che cambi le regole dell’economia come seppe farlo Keynes dopo la Grande Depressione degli anni Trenta? Quali terapie innovative spuntano all’orizzonte? Ma la fantasia e la creatività che affascinarono Steve Jobs, oggi sono indispensabili anche per rigenerare l’analisi economica. Facendolo su una colonna sonora dei Beatles, certamente si seppellisce ogni pregiudizio contro la “scienza triste”.
Voce recitante Federico Rampini; voce, tastiere, ukulele Roberta Giallo; violino e elettronica Valentino Corvino. Regia Angelo Generali,

Biglietti in prevendita da Gruppo Anteprima dal lunedì al venerdì (ore 9 – 15, orario continuato).
Tel. 0131 250600. Piazza Garibaldi n. 40 Alessandria. Www.gruppoanteprima.com
On line su ticketone.it. Galleria € 20; platea € 25 e 30.
Gli spettacoli si terranno presso il Cine Teatro Alessandrino, Via Verdi 12 – Alessandria.

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"

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