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Si è chiusa il 6 gennaio scorso la mostra “Tesori d’arte a Valenza”, allestimento a cura di Domenico Maria Papa nelle sale di Villa Scalcabarozzi a Valenza, futura sede del Museo del Gioiello.

Un successo straordinario per un allestimento unico nel suo genere, grazie ai prestiti dei numerosi collezionisti privati di Valenza:
-2.650 visitatori in 30 giorni di apertura, il 70% provenienti da fuori città
-106 opere in mostra
-79 artisti
-700 mq espositivi

Una mostra fortemente voluta dall’amministrazione comunale e dal sindaco Sergio Cassano che commenta così questo importante traguardo:
“Valenza è ritornata ad essere al centro di un interesse che solitamente viene delegato alla sue aziende orafe. La grande soddisfazione è derivata dal fatto che i tanti visitatori provenienti da differenti regioni sono giunti in città per poter osservare e godere ciò che la città ha saputo esprimere. Si è trattato di un successo che è andato oltre le più ottimistiche previsioni. Chi è giunto pertanto a Valenza non solo non è stato deluso ma ha provato grandi emozioni. Quelle che vorremo ridare alla prossima occasione alla quale stiamo già pensando e sulla quale presto ci metteremo al lavoro”.
Il pubblico ha trovato un allestimento ricco, suddiviso in tre sezioni nei tre piani della villa, per uno spaccato della storia dell’arte dall’800 ai giorni nostri.
Tra le opere più apprezzate, Giuseppe de Nittis con “Hyde Park”, Angelo Barabino con “Sole al tramonto” e Massimo Campigli con “Figura”. La sala dedicata all’800 ha destato interesse e stupore con le opere di Boldini, De Nittis, Fornara, Morbelli, Induno, Spreafico e Pasini.
I più giovani – molte le scuole coinvolte per le visite – hanno apprezzato l’arte contemporanea, in particolare l’opera di Daniel Spoerri e “Poubelle” di Arman.

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