Imperversa su Facebook un post; con una citazione riferita ad Umberto Eco; che riprendo anche nell’immagine; e che in questi giorni di vacanza ci potrebbe aiutare ad evadere da una vita quotidiana sempre più legata ad ansie indotte che si alimentano sempre più con un click.
Se riusciremo ad accantonare smarphone tablet pc per il tempo di un libro avremo recuperato quel piccolo allenamento che veniva insegnato… la lettura; ovvero la costruzione della fantasia.
Diranno i più tecnologici che il libro oramai si chiama e-book; ma questo è ancora per una piccola parte dei milioni di italiani; lettori di libri che pur crescendo; credo si affianchino agli altri che considerano il libro in carta alla stregua di feticcio.
I racconti dei libri di gran successo si trasformano inevitabilmente in una edizione cinematografica e a loro volta alimentano le discussioni se valga la pena patire la delusione derivante dal vedere la loro trasposizione su schermo (per grande esso sia).
Le scenografie che ho visto nella mia mente leggendo non sono mai riuscite ad essere equiparate alle migliori tecnologie moderne.
E dunque in questi giorni in cui si cerca di “staccare”; “rallentare”; sollecito tutti i lettori che leggeranno queste righe nel condividere; un loro commento o “post” che si voglia; segnalando un solo libro che faticosamente eleggeranno a libro della vita; con l’augurio o speranza di far si che esso diventi il libro della vita per qualcun altro.
Io dal canto mio propongo a conclusione della riflessione; quello che da tempo ho inserito fra i libri della mia vita; un romanzo di Gianni Riotta intitolato IL PRINCIPE DELLE NUVOLE; un romanzo d’amore che sfiora anche Alessandria attraverso la battaglia di Marengo.