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Acqui Terme – Costantemente in aumento il numero dei turisti nella città di Acqui Terme. Riaperti dal 1 febbraio la “Regie Terme”.

Domenica 19 febbraio giornata internazionale della guida turistica. Tour guidati w gratuiti con le guide turistiche:Ritrovo presso ufficio informazioni turistiche in piazza Municipio alle 14;30 ed Alle 16. L’itinerario prevede la visita alla città con i monumenti del suo fiorente passato romano; gotico e rinascimentale. In particolare visita alla Cattedrale di San Guido; protettore della città; al museo archeologico nel castello dei Paleologi ; al Centro Congressi; alla “Bollente” fonte che; situata nel centro cittadino; sgorga oltre500 litrial minuto secondo di acqua sulfurea salsobromoiodica sotto il profilo chimico ;ipertermale per temperatura.

Il Servizio Sanitario nazionale ha stabilito con le Terme molteplici “convenzioni” che permettono l’accesso alle cure attraverso il solo pagamento del ticket o della quota ricetta. Gli acquesi hanno ad un trattamento di 12 giorni previa certificato del medico di famiglia;

“Sino ad una decina di anni or sono – ricorda Enrico Bertero Vice Sindaco ed Assessore; “ i brentau”; portatori di gerle contenente il prezioso liquido; portavano la “brenta”. contenente l’acqua a75°C; nelle abitazioni;usata per fare il bagno. Ancora oggi; a ricordo; si celebra il palio del “brentau” con una corsa per le principali vie cittadine. Premiato il portatore che arriva per prima senza aver perso il carico di “bollente”. I visitatori della fonte possono bere bicchieri di acqua sulfurea e; nel quartiere termale di zona Bagni; dall’altra parte della città; beneficiare della sorgente “acqua marcia”.

Gli stabilimenti termali “Regie Terme Acqui” sono uno nel centro cittadino e l’altro nel quartiere termale dei Bagni.

“Cerchiamo – ricorda Roberto Molina presidente delle Terme – di migliorare continuamente le nostre strutture; renderle sempre più accoglienti ed efficienti;sicuri della validità scientificamente dimostrata dalle nostre terapie (fanghi e bagni;cure inalatorie;sordità rinogena;ventilazioni polmonari; irrigazioni vaginali;vasculepatie perifiche) e della ricchezza ed unicità della nostra acqua utilizzata in tutti i trattamenti”. Con la nuova SPA “ lago delle sorgenti”; Acqui ritiene di avere un centro salute e benessere tra i più belli ed efficaci del nord Italia ; permette al cliente di immergersi direttamente nelle sorgenti termali e di utilizzare i vapori che fuoriescono dal terreno.

Una visita d’obbligo all”Enoteca regionale Terme e Vino”; in piazza Municipio con degustazione ed acquisto dei migliori vini del Monferrato barbera; dolcetto; vini bianchi;brachetto. “Ogni quindici giorni; al venerdì – per inziativa di Mario Lobello; Presidente dell’Enoteca; “piatti e prodotti del Monferrato” con la collaborazione della scuola alberghiera di Acqui Terme. Un buffet di sei antipasti tipici (da ricordare la robiola di Roccaverano) in abbinamento ai vini delle aziende associate all’Enoteca.

Le giornate culturali del “Premio Acqui Storia” annunciano un ospite d’eccezione sabato 3 marzo alle 18; Gennaro Sangiuliano vice direttore del TG1 e Giurato del Premio Acqui Storia ;introdotto dall’Assessore alla Cultura Carlo Sburlati ; presenterà l’ultimo suo volume “Scacco allo Zar”.

Il 16 marzo; presentato da Massimo Giletti e da Carlo Sburlati; Mauro Massa direttore generale RAI. illustrerà il suo libro “Albero del Mondo”.

In programma;nellautunno; l’ edizione 2012 del “ Premio internazionale Acqui Storia” .

“I Paesaggi vitivinicoli di Langhe – Roero e Monferrato candidati come beni dell’umanità” rappresentano un’altra iniziativa dalla città turistica.

“I vigneti del Piemonte sono un esempio eccezionale e unico di un paesaggio viticolo culturale derivante dalla interazione tra uomo e natura da diversi secoli e anche il Monferrato rappresenta una zona con un ambito paesaggistico molto vario”. E’ il commento del Vice Presidente della Giunta Regionale del Piemonte; Ugo Cavallera; a sostegno dell’unico territorio candidato dall’Italia per il 2011 nella lista dei beni patrimonio dell’Unesco.

Il progetto; presentato a gennaio negli uffici dell’Unesco a Parigi e promosso dal Ministero per i beni e le attività Culturali; dalla Regione Piemonte e dalle province di Alessandria; Asti e Cuneo; vuole dare un importante e adeguato valore ai paesaggi vitivinicoli delle Langhe; Roero e Monferrato con il coinvolgimento di oltre 200 comuni totalmente o parzialmente inseriti nel perimetro territoriale interessato. Luoghi che rappresentano in Piemonte le aree a più alta vocazione della Regione per la presenza di un’estensione viticola caratterizzata da vitigni autoctoni di particolare pregio.

La candidatura riguarda nove zone d’eccellenza identificate con il nome del vitigno in ciascuna prevalente: Asti Spumante; Barbaresco; Barbera; Barolo; Dolcetto di Dogliani; Freisa; Grignolino; Loazzolo; Moscato.

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