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Inaugurazione : 10 maggio 2014 ore 18

Mostra : dal 10 maggio al 14 giugno 2014

Orario: da martedì a sabato 9.30/12.30 – 15.30/19.30

Galleria Massucco – Corso Roma 18 Acqui Terme (AL) tel.0144 321967

www.galleriamassucco.com [email protected]

 

 

Vincenzo Gatti presenta ad Acqui una scelta di opere, per la maggior parte recenti e varie inedite. Noto in particolare per la sua attività d’incisore all’acquaforte (Gatti è stato per decenni titolare della Cattedra che fu dei suoi maestri Calandri e Franco all’Accademia Albertina di Torino), l’artista espone alla Galleria Massucco ( corso Roma 18 Acqui Terme) da sabato 10 maggio a sabato 14 maggio 2014 anche numerosi disegni e varie terrecotte.

I suoi interessi infatti si sono , negli ultimi anni, diversificati giungendo alla pratica del modellato ( per la prima volta documentata con la mostra alla Galleria 44 di Torino nel 2006),

Gatti osserva che le procedure , le attese, le incognite che caratterizzano questa tecnica si ritrovano in diversa forma ovviamente, ma con curiose affinità, nella pratica incisoria per quanto riguarda i momenti determinanti, decisivi e aleatori ( l’acidazione e la stampa nella calcografia, il fuoco e il forno nella terracotta ).

 

Nelle opere su carta è sempre presente la passione per il segno, assoluto e intatto: pulviscolare e atmosferico nelle incisioni, divaricato, allargato e quasi snervato nella tensione della ricerca per quanto riguarda i disegni.

 

I temi trattati nelle opere in mostra sono quelli ormai consueti : visioni d’interni tra luci e ombre intense nelle acqueforti , mentre nei disegni gli scenari del mito favoriscono le metamorfosi della figura umana , altro argomento ricorrente nell’immaginario dell’artista.

 

Scrive Franco Fanelli: ….Questo artista, che sul piano stilistico ha ulteriormente “polverizzato” l’oggettualità di un tempo oggi lavora con particelle di segni su un versante “figurativo”nel quale però è determinante ( anche come dichiarazione di non appartenenza a certo sfinito ed esibito decadentismo della cosiddetta “figurazione”) l’assenza di contorni: il segno , che crepita nell’infinità di microframmenti , “costruisce” la forma, senza onomatopeicamente “raccontarla”.

 

 

INFO al pubblico: tel. 0144321967 [email protected]

www.galleriamassucco.com

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