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E’ di 24 civili morti il bilancio del lunedì di repressione in Siria. Il pugno duro di Assad non sembra fermarsi nemmeno per il mese sacro dell’Islam: dieci persone sono state massacrate dopo la rituale preghiera serale dopo il digiuno del ramadan. Lo ha riferito Rami Abdel Rahmane; capo dell’Osservatorio siriano dei diritti dell’Uomo.”Dieci martiri sono morti e molte persone sono state ferite dai tiri delle forze di sicurezza durante le manifestazioni in diverse città siriane dopo la preghiera dei Tarawih”; che ha luogo tutte le sere al termine del digiuno durante il mese di Ramadan; ha precisato Abdel Rahamane fornendo un bilancio per l’intera giornata di lunedì di 24 morti.L’Italia si muove per prima e richiama l’ambasciatoreDi fronte “all’orribile repressione” contro la popolazione civile in Siria il ministro degli Esteri Franco Frattini ha dato istruzioni per il rientro in Italia del nostro ambasciatore a Damasco; Achille Amerio; per consultazioni. Lo ha comunicato la Farnesina. L’Italia ha proposto altresì il richiamo degli ambasciatori di tutti i Paesi dell’Unione Europea a Damasco.Situazione di stallo al Consiglio OnuNulla di fatto al Consigliio di sicurezza dell’Onu; riunitosi per un’ora a porte chiuse al Palazzo di Vetro per cercare una intesa sulla crisi in Siria. La discussione è stata aggiornata; anche se fonti diplomatiche assicurano che c’è la volontà dei 15 Paesi del Consiglio di giungere ad un accordo per esprimere una condanna delle violenze perpetrate sul popolo siriano dalle forze di sicurezza del presidente Bashar al Assad. A determinare comunque il nulla di fatto è stata la posizione contraria di Cina e Russia. Mosca lunedì la per prima volta aveva condannato la repressione che ha causato più di 130 morti ad Hama.

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