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Per essere belli bisogna soffrire? Niente di più sbagliato. Bastano formazione adeguata; aggiornamenti e rispetto delle regole perché estetiste eoperatori del benessere possano occuparsi di noi in sicurezza e senza rischi. Parola di Confartigianato che l’altro pomeriggio; alla Camera di commercio; ha organizzato un seminario per illustrare il giro di vite che un nuovo decreto ministeriale impone ai centri estetici sull’uso delle apparecchiature elettromagnetiche; a partire dagli ultrasuoni contro inestetismi e adiposità. E l’incontro è diventato l’occasione per fotografareun settore che non si lascia scalfire dalla crisi: negli ultimi mesi i centri estetici nell’Alessandrino sono arrivati a 250; a cui si sommano un centinaio di centri benessere per un totale di circa 1500 lavoratori. «Questo boom è giustificato dall’allargamento del mercato ai giovani e agli uomini; dalla funzione antistress di questi trattamenti e dalla minore propensione ad accettare l’invecchiamento» spiega Stefania Baiolini; presidente del settore Estetica di Confartigianato Piemonte. A Tortona nell’ultimo mese e mezzo hanno aperto cinque nuove attività e anche a Novi il mercato è vivace. Acqui e Ovada sono stazionarie mentre solo Casale e Valenza soffrono. In questo scenario; si ritaglia uno spazio sempre più consistente la concorrenza cinese. Ad Alessandria gli 11; 12 centri presenti; in gran parte «centri massaggi» di natura ambigua; rappresentano ormai il 18% dell’offerta. E il fenomeno comincia ad ampliarsi; con aperture imminenti a Novi e Tortona. Una circolare della direzione regionale della sanità ha codificato l’esistenza di centri estetici e di centri masso fisioterapici di carattere medico; escludendo la presenza di «centri massaggi» generici ma il problema della sicurezza resta.

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