L’azienda agricola Bruno Lazzaro di Castelnuovo era salita agli onori della cronaca lo scorso anno, per una brutta vicenda di sfruttamento della manodopera e per le condizioni irregolari in cui teneva i braccianti, provenienti prevalentemente dal Nordafrica.
Dopo la denuncia alle autorità i braccianti erano stati licenziati dall’azienda agricola, fatto già di per sè criticabile, ma la cosa più vergognosa è stata l’insolvenza degli arretrati da parte del datore di lavoro: ora i nordafricani non possono più pagare l’affitto delle loro case.
Il presidio permanente sorto per sostenere la battaglia dei braccianti non ci sta, e si pone come mediatore tra gli sfrattati ed il Comune per trovare una soluzione umanamente accettabile “Nessuno finirà sotto i ponti”, sostengono i manifestanti.
N.C.