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26 maggio 2011; Lazarevo; villaggio a 80 Km da Belgrado. I reparti speciali delle forze di polizia del Presidente Tadic catturano lex ufficiale dellesercito serbo-bosniaco; latitante dal 1995; quando il Tribunale Penale delle Nazioni Unite emette due atti di accusa per genocidio e crimini contro lumanit. Uomo cinico e spietato; la sua vita stata sempre segnata dalla violenza. Aveva appena due anni quando il padre viene ucciso dagli Ustascia croati; alleati dei Nazifascisti. La morte del padre lo segner per tutta la vita; e per tutta la vita odier sia i croati che i musulmani. Nel 1991 diventa Generale dellArmata Popolare di Jugoslavia in Croazia e successivamente; durante la guerra in Bosnia; Capo di Stato Maggiore della Repubblica Serba di Bosnia-Erzegovina. Teorico dello stupro etnico come arma di guerra; nel 1995 si rende colpevole di uno degli stermini pi crudeli in Europa dalla seconda guerra mondiale. A Srebrenica; territorio bosniaco allepoca sotto il controllo delle Nazioni Unite; ordina luccisione di oltre 8.000 civili musulmani; ammassati poi in fosse comuni. Dal novembre 1995 inizia la sua latitanza; che; fino al 2002; resa molto semplice dallappoggio dellesercito dei suoi ex-subordinati bosniaci e da quellesercito jugoslavo di cui ha sempre fatto parte. Protezioni che dureranno anche dopo la caduta del Presidente Slobodan Milosevic nellottobre 2000; almeno a tutto il 2001. Dal 2002 deve iniziare a nascondersi con maggiore prudenza; ma pu sempre contare su una rete di appoggio clandestina di militari; ex-militari e civili nazionalisti. Una latitanza durata fino a ieri. Ratko Mladic era uno degli ultimi due criminali di guerra richiesti dal Tribunale dellAja. Laltro; ancora latitante; Goran Hadzic; ex-capo politico dei serbi di Croazia. Molti plausi dalla comunitinternazionale; che; da Obama a Sarkozy; da Frattini a Rasmussen; si congratulano con il Presidente Tadic. Larresto di Mladic rappresenta una nuova tappa nel processo di integrazione della Serbia nella Comunit Europea. Manifestazioni contrastanti durante la notte. A Belgrado civili nazionalisti si sono ritrovati in piazza per inneggiare a Mladic; vero patriota serbo; mentre a Sarajevo; capitale bosniaca; migliaia di persone festeggiavano la cattura del responsabile di tante sofferenze in Bosnia. Quello che sicuro; che ieri; con la cattura del boia di Srebrenica; si chiude una pagina della storia della Serbia e se ne apre una nuova; verso il futuro.

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