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È stato presentato questa mattina il progetto di ristrutturazione della Scuola di Castelceriolo che si concretizzerà grazie alla collaborazione dell’Amministrazione con Aral.
Il sindaco, Maria Rita Rossa, ha illustrato i dettagli del piano di rifacimento dei serramenti del plesso di Castelceriolo “che Aral si è impegnata a sostenere economicamente nella volontà di destinare risorse ad un territorio che ha subito il disagio della vicinanza con la discarica, oggi impianto”.

“Questi interventi – ha continuato il Sindaco – riguardano, anch’essi, il diritto allo studio e rappresentano, da parte di Aral, una forma di attenzione al territorio. I lavori sono in corso e si concluderanno entro il 31 dicembre”.
Il direttore generale di Aral, Piercarlo Bocchio, ha ricordato come la discarica di Castelceriolo sia nata nel 1985 per poi esaurirsi, e divenire impianto, nel 1994/95: “Qualche disagio – ha detto – lo abbiamo creato e, per questo, vogliamo dare un segnale della nostra considerazione nei confronti della cittadinanza e del territorio attraverso progetti mirati e dedicati”.

L’intervento costerà circa 3.000 euro, cifra contenuta grazie alla collaborazione di Bruno Bistolfi, artigiano del sobborgo, che si occuperà della ristrutturazione.
E, proprio sulla validità della sinergia e del ‘fare rete’, hanno posto l’accento la dirigente scolastica Monica Fonti e l’assessore al Sistema Educativo, Maria Teresa Gotta.

La prima ha rilevato il grande interessamento dei genitori che hanno creato comitati per sensibilizzare sui problemi di strutture scolastiche il cui bilancio è stato decurtato, in 3 anni, del 62% “e che riguardano, in primo luogo, la sicurezza. Per questo risulta di fondamentale importanza, per i 101 bambini della Scuola Primaria e i 56 della Scuola dell’Infanzia, l’intervento in atto sui serramenti che, fatiscenti, risultavano pericolosi”.

“È un esempio, questo – ha concluso l’assessore Gotta –, di vera e propria concretizzazione del principio del ‘fare rete’. Si è attivata una stretta collaborazione fra dirigenti scolastici, insegnanti, genitori e istituzioni che ha consentito di mettere in atto uno dei tanti piccoli interventi che possano rendere migliore la vivibilità dei nostri Istituti scolastici”.

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