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Nessuno sconto all’ospedale di Ovada; che cadrà vittima della riforma sanitaria regionale e verrà smembrato mano a mano fino a sparire completamente. Le visite delle scorse settimane del ministro della sanità Balduzzi; volte a rassicurare gli ovadesi sul futuro della loro struttura ospedaliera; sono servite solamente a ritardare le proteste contro l’assurda decisione. La giunta regionale; con la complicità del ministro; ha voluto temporeggiare; nascondendo le reali intenzioni e le conseguenze dei tagli che fin da principio tutti nel Palazzo sapevano che sarebbero stati effettuati. La Regione ora è uscita allo scoperto; annunciando lo smantellamento di reparti di eccellenza come la Fisiatria; il Recupero Funzionale e l’oncologia. L’obbiettivo è quello di smontare pezzo per pezzo l’ospedale; senza tenere in conto la densità demografica del territorio ovadese e i problemi che nasceranno dall’avere un ospedale a chilometri di distanza. A sottolineare l’irrazzionalità dei tagli; c’è l’aumento dei costi di trasporto a carico del sistema sanitario; in quanto i malati dovranno essere trasferiti presso altri ospedali liguri o piemontesi. In sintesi; si elimina un servizio (tra l’altro essenziale) per risparmiare; ma i costi aumentano.
Dura la reazione di sindaci e cittadini ovadesi; che; oltre ad essere privati del diritto di avere cure mediche immediate; sono stati presi in giro per mesi con rassicurazioni false e dichiarazioni di facciata.
Comuni e associazioni si mobiliteranno per continuare ad avere il loro ospedale.

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