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La drastica riduzione dei fondi statali per il trasporto pubblico; passati dai 280 milioni di euro nel 2010 ai 239 attuali; ha avuto ripercussione anche a livello locale; con la soppressione di alcune linee ferroviarie considerate minori; per un totale di ottanta treni cancellati al giorno.

Secondo l’assessorato dei trasporti infatti; è impossibile tenere vive economicamente linee che contano una media di sette passeggeri al giorno.

Per i pendolari che usufruivano regolarmente di queste linee ferroviarie; verranno introdotte corse sostitutive in autobus.

A finire sotto la scure sono aAlba-Asti; Alba-Alessandria; Asti-Casale-Mortara; Cuneo-Mondovì; Cuneo-Saluzzo-Savigliano; Novi-Tortona; Alessandria-Ovada; Casale-Vercelli; Santhià-Arona; Pinerolo-Torre Pellice; Chivasso-Asti; Ceva-Ormea.

I Comitati per i pendolari hanno comunque espresso la loro perplessità riguardo alle decisioni prese; sottolinando gli effetti negativi che può avere il trasporto su gomma; come l’incremento del volume di traffico veicolare su strada e la minor capienza degli autobus rispetto ai treni.

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