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Si sono rivolti all’avvocato Bolloli di Alessandria i genitori di tre dei settanta maturandi del Liceo Scientifico Pascal, accusati di aver copiato la seconda prova dell’esame di Stato. Durante lo svolgimento del compito di matematica infatti, i membri della commissione d’esame hanno trovato nei bagni della scuola un foglio di carta riportante i risultati richiesti, foglio che verosimilmente è rimasto consultabile da tutti gli studenti che si sono recati ai servizi nel corso della prova.
In seguito al ritrovamento del foglio, la commissione d’esame ha dichiarato di essere intenzionata a far ripetere la prova, in modo che questa si svolga nel modo più regolare possibile. Da qui la decisione di alcuni genitori, convinti dell’innocenza dei propri figli, di rivolgersi ad un’avvocato affinchè il compito non venga invalidado.

A dimostrare per primi la loro innocenza, potrebbero essere gli studenti della 5°A, indirizzo informatico, i quali, quella mattina, dovevano svolgere una prova diversa di loro ‘colleghi’. Gli altri studenti chiedono che non venga fatta ‘di tutta un’erba un fascio’, proponendo accertamenti accurati utilizzando il foglio sul quale i professori della commissione segnano gli orari di uscita e di ritorno degli studenti che nel corso della mattinata si sono recati in bagno, per individuare i reali colpevoli e invalidare esclusivamente il loro compito.

L’invalidamento collettivo della prova potrebbe avere anche conseguenze negative, anche per gli alunni che non hanno copiato, sull’iscrizione ai corsi universitari: agli atenei l’iscrizione va presentata entro il 15 di luglio, data che non potrà essere rispettata se si deciderà di ripetere la prova.
In attesa che la vicenda venga risolta intanto, gli esami proseguiranno con le interrogazioni orali.

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