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I finanzieri della Compagnia di Alessandria, nell’ambito delle attività di polizia economico-finanziaria, hanno svolto un controllo teso a verificare la corretta percezione di assegni familiari da parte di un cittadino italiano di origini albanesi.

L’attività ispettiva, volta ad accertare la veridicità dell’autocerticazione presentata al datore di lavoro, ha permesso di appurare che la moglie dell’interessato, anch’essa lavoratrice dipendente, aveva presentato analoga istanza che le aveva così consentito di percepire indebitamente circa 1.800 euro.

Nei confronti dell’interessato si è proceduto alla contestazione amministrativa ex art. 316 ter 2° comma del c.p., che prevede la sanzione del pagamento di una somma di denaro da euro 5.164 a 25.822, comunque non superiore al triplo del beneficio conseguito, la cui applicazione è di competenza della locale Prefettura.

L’esito delle operazioni è stato comunicato anche alla locale sede I.N.P.S., quale Ente erogatore, per il recupero della somma indebitamente percepita.

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