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Niente più pause sigaretta “gratis”. Per i 18.000 impiegati pubblici della Vallonia; la parte francese del Belgio; è scattato un nuovo obbligo: timbrare il cartellino ogni volta che si entra ed esce dall’ufficio per scendere in strada a fumare. La novità è stata resa pubblica dal quotidiano belgaLe Soirche ha rivelato l’esistenza di una circolare firmata dal direttore generale dei Servizio Pubblico della Vallonia nella quale non solo si specifica che il tempo passato a fumare non fa parte dell’orario di lavoro e quindi va ”recuperato”; ma si intima agli impiegati fumatori di non farlo nei pressi dell’ingresso dell’edificio in cui ha sede il posto di lavoro. La circolare ha scatenato la reazione risentita dei sindacati che hanno parlato di ”aberrazione” e di ”caccia al fumatore”.

Ma se quella dell’organizzazione sindacale può essere considerata una reazione prevedibile; più sorprendente è stata la reazione contraria di Luk Joossens; esperto di prevenzione del tabagismo presso la Fondazione belga per la lotta contro il cancro: “Non siamo favorevoli alla caccia al fumatore. Questo genere di misure non hanno mai la priorità nella lotta contro il fumo”.

A far indignare il sindacato non è solo l’obbligo di timbrare il cartellino ad ogni entrata ed uscita; cosa che di fatto provoca o un taglio del salario o prolunga l’orario di lavoro dell’impiegato fumatore anche se questi ha gia’ svolto il suo compito; ma anche l’imposizione della regola per la quale ”la frequente presenza di impiegati che fumano nei pressi degli uffici non da’ un’immagine positiva della nostra amministrazione”. Con tanto di esplicito invito a utilizzare ”i cortili interni degli edifici” o ”i parcheggi esterni; lontani dalla vista dei passanti”.

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