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Sono ottocento i dipendenti che lavorano allo stabilimento Ilva di Novi; che in questi giorni vivono con il timore di non avere più il posto di lavoro assicurato. Le sorti dello stabilimento novese sono legate a quelle di Taranto; dove sono stati posti sotto sequestro sei reparti. Se la fabbrica di Taranto rimarrà ferma; a Novi mancheranno le lamiere per la laminazione a freddo; e la lavorazione potrà continuare al massimo per altri 20 giorni. Il 3 agosto si dovrebbe conoscere il verdetto definitivo.

Dopo il corteo di venerdì; potrebbero proseguire le manifestazioni di protesta dei lavoratori; così come è già successo a Taranto. Il sindaco Robbiano ha garantito il massimo appoggio; per quanto possibile; ai lavoratori dell’Ilva. Nei prossimi giorni conosceremo le sorti dei due impianti; solo un’a ‘riqualificazione ambientale’ della fabbrica di Taranto dovrebbe risolvere la situazione; ma i costi sono molto alti.

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