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Dopo quasi 10 anni di incubazione sta per vedere la luce il progetto di teleriscaldamento al quartiere Cristo. L’idea iniziale fu lanciata nel 2004, poi ripresa qualche anno dopo dall’amministrazione Fabbio nell’ambito del progetto europeo “Concerto AL Piano”, che prevedeva una serie di interventi residenziali in città con soluzioni energetiche all’avanguardia e la costruzione di una centrale di produzione di calore a biomasse. L’introduzione di normative sempre più restrittive fecero perdere attrattiva al progetto fino a un suo stop, che fortunatamente, però, non sarà definitivo. La Giunta ha individuato alcune soluzioni per non perdere un’occasione importante, che strizza l’occhio alla sostenibilità ambientale e a nuove opportunità occupazionali. Al posto della centrale a biomasse, non più vantaggiosa da un punto di vista ambientale e tecnologico, nascerà una centrale a metano che scalderà l’acqua, la incanalerà in tubi sotterranei fino a raggiungere e riscaldare le abitazioni tra via Gandolfi e via Maria Bensi interessate dal progetto.
La spesa di realizzazione della centrale sarà interamente sostenuta dalla ditta Heat&Power di Tortona, che investirà complessivamente 10 milioni di euro. Per compensare l’aumento dei costi l’azienda ha chiesto e ottenuto di poter estendere la rete di teleriscaldamento ad altri complessi residenziali, nel rispetto delle regole del libero mercato.
La centrale sorgerà tra Via Gandolfi e via della Moisa. Già a metà del prossimo anno alcuni palazzi della zona potranno utilizzare il teleriscaldamento prodotto dalla centrale di co-generazione a metano. Questa sarà la prima sperimentazione di teleriscaldamento in città.

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