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I cacciatori quest’anno dovranno attendere ancora prima di poter imbracciare i loro fucili. Il Tar infatti ha accolto il ricorso di tre associazioni ambientaliste che farà sicuramente slittare la data d’inizio della stagione venatoria; ma il timore fondato dei cacciatori è che la stagione non possa proprio partire.
La Lega per l’abolizionde della caccia; Pro Natura e Fondazione per l’Ecospiritualità hanno presentato un ricorso contro la delibera regionale dell’11 giugno scorso; data in cui la giunta regionale aveva approvato il calendario della caccia e gli atti che danno il permesso di anticipare o posticipare l’inizio e la fine della stagione venatoria nelle aree private quali agriturismi venatori e aziende faunistiche.
La decisione di sospendere la stagione venatoria è stata presa per la mancanza di un Piano Faunistico Venatorio; come prevede la legge nazionale sulla caccia; e per la mancanza di una Valutazione di incidenza; utile a tutelare le specie rare di animali.
Il calendario è per ora sospeso; e la prossima udienza per trattare il ricorso è stato fissato per il 23 ottobre; verosimilmente quindi l’inizio effettivo della stagione venatoria verrà posticipato non di poco; anzi; esiste la possibilità che per quest’anno non prenda neanche inizio.
Se gli animalisti festeggiano; i cacciatori si preoccupano perchè a testa hanno già pagato più di 500 euro; per essere in regola con tasse; assicurazioni; tessere e iscrizioni. Se la stagione non dovesse effettivamente partire; i cacciatori sperano comunque di ricevere un rimborso di quanto speso.

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