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Prosegue incessante l’azione di controllo del territorio condotta dall’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura, al fine di prevenire e reprimere tutte le forme criminali che investono il territorio alessandrino.
Negli ultimi giorni, in particolare, sono stati ottenuti importanti risultati sul versante della lotta ai furti presso esercizi commerciali del capoluogo.
Nella mattina di venerdì 21 giugno u.s. gli uomini delle “Volanti”, già impegnati in un servizio mirato alla repressione del traffico di sostanze stupefacenti, focalizzavano la loro attenzione su due persone di nazionalità italiana, F. M., 41 anni e B. A., 52 anni, che si aggiravano presso i giardini antistanti la Stazione Ferroviaria di Alessandria, detenendo con sé nr. 2 personal computer portatili, con relativo cavo di alimentazione. Immediatamente identificati, gli stessi non sapevano dare contezza agli operatori delle ragioni per cui fossero in possesso, a quell’ora ed in quel luogo, dei computer, né erano in grado di fornire le “password” di apertura dei relativi sistemi operativi.
I successivi accertamenti permettevano di acclarare che i 2 p.c. erano provento di furto, così come tutta una serie di altri beni successivamente rinvenuti presso l’abitazione delle due persone e nell’annesso scantinato, a seguito delle perquisizioni effettuate dagli agenti operanti. Tra gli oggetti recuperati si segnalano in particolare:
altri due personal computer;
nr. 4 fotocamere digitali;
nr. 2 microregistratori;
nr. 1 lettore multimediale;
nr. 1 videocamera digitale;
nr. 1 telefono cellulare;
svariate confezioni di generi alimentari (caffè, biscotti, caramelle e dolciumi vari);
prodotti utilizzati per l’estetica (creme per il viso, shampoo, bagno schiuma, smalto per unghie, apparecchi per ceretta, lampade abbronzanti, ecc…).
Tutto il materiale, provento di furti perpetrati nelle notti precedenti in diversi esercizi commerciali del centro cittadino (una nota pasticceria, centri di estetica, lavanderie, uno studio di architettura), veniva riconsegnato ai legittimi proprietari. Il valore dei beni restituiti ammonta a circa 10.000 Euro. Inoltre le perquisizioni consentivano di rinvenire altra refurtiva (tra cui 12 telefoni cellulari, 5 chiavette “USB”, 1 lettore “MP3”, 1 navigatore “GPS”, orologi di vari marca e modello, 4 occhiali “3D”, francobolli, portafogli e bigiotteria varia), della quale non si riuscivano ad individuare i proprietari e che, pertanto, si procedeva a sequestrare. Al termine dell’attività i due cittadini italiani venivano denunciati per il reato di ricettazione.

 

polizia

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