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Silenzio e applausi; come ogni anno. Il corteo con in testa i familiari delle vittime è partito da piazza Maggiore e sfila lungo via Indipendenza. In stazione si osserverà un minuto di silenzio alle 10;25; l’ora in cui – il 2 agosto di 31 anni fa – una bomba uccise 85 persone e ne ferì 200; nella peggiore strage che ha colpito l’Italia dal dopoguerra ad oggi. LE POLEMICHE -Quest’anno; per la seconda volta; il governo non è presente a Bologna; cosa che ha scatenato polemiche – locali e nazionali – nei giorni scorsi. Ne parla dal corteo David Sassoli; parlamentare europeo del Pd: «Il 2 agosto bisogna stare a Bologna; l’assenza del governo dimostra la lontanza dal Paese»: E a chi gli fa notare anche l’assenza di big di centrosinistra; risponde: «Molti sono in parlamento; oggi è una giornata importante; e comunque una delegazione del Pd c’è e dimostra che il 2 Agosto non è solo una data da ricordare sulle nostre agente; ma un impegno morale». IN COMUNE -Le celebrazioni sono comiate con il momento del ricordo istituzionale a Palazzo d’Accursio; dove hanno parlato il sindaco Virginio Merola; il primo cittadino di Bari Michele Emiliano e il presidente dell’associazione dei familiari delle vittime Paolo Bolognesi.«Noi siamo un Paese strano – ha detto Bolognesi – facciamo la guerra al terrorismo in Afghanistan e intanto proteggiamo il terrorismo nostrano con il segreto di Stato. In 31 anni ogni anno sono venute fuori piste nuove e inconcludenti; come la commissione Mitrokin. Sarebbe uno sforzo migliore aprire i documenti degli archivi italiani». Sull’assenza del governo «abbiamo speso una riga sola; perché questo non è il tema della giornata»; continua. Poi l’attacco al presidente del Consiglio; Silvio Berlusconi; che «il 9 maggio dice che bisogna aprire l’armadio della vergogna – aggiunge Bolognesi – ma dal 9 maggio fino ad adesso nemmeno un foglio di carta è arrivato ai tribunali. Quella è stata una frase detta solo per finire sui giornali». Il governo è assente; ha delegato a rappresentarlo il prefetto Angelo Tranfaglia:«Non mancherà l’impegno delle istituzioni; in primo luogo di governo e magistratura – assicura; parlando nella sala del Consiglio comunale – e dobbiamo avere fiducia che anche a distanza di anni si possa dare finalmente ai familiari; alla città di Bologna e alla nazione una verità più completa».

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