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Più di 1.800.000,00 euro di ricavi non dichiarati e oltre 200.000,00 euro di I.V.A. evasa: è questo il bilancio di una verifica fiscale condotta dalle Fiamme Gialle di Novi Ligure nei confronti di una società edile operante da anni in provincia.

I finanzieri sono giunti a sottoporre a verifica l’impresa in argomento a seguito di una minuziosa attività preliminare di ricerca informativa, che ha consentito di rilevare come la società dal 2008 al 2010 si fosse sottratta al versamento delle imposte dovute per un ammontare di poco inferiore ai 200.000,00 euro e, in particolare, nel 2011, avesse anche omesso gli obblighi di dichiarazione.

Nel corso della verifica, i militari, dopo aver quantificato in oltre 1.800.000,00 euro i ricavi sottratti al Fisco nel 2011 e constatato, per lo stesso periodo d’imposta, i mancati versamenti dell’I.V.A., per un ammontare di euro 200.000,00 e dell’I.R.A.P., per un importo di euro 66.000,00, hanno altresì riscontrato come alcuni beni societari fossero stati distratti illecitamente a danno dei creditori e dell’Erario.

I due amministratori, succedutisi negli ultimi anni alla guida della società, sono stati quindi denunciati all’Autorità Giudiziaria per i reati tributari previsti e puniti dall’art. 5 (omessa dichiarazione) e 10-ter (omesso versamento dell’IVA) del decreto legislativo 74 del 2000, essendo in entrambi i casi stata superata la soglia di punibilità prevista dalle due norme, nonché, a seguito del fallimento della società, in concorso, per il reato dell’articolo 483 del Codice Penale finalizzato alla commissione del reato di bancarotta fraudolenta ai sensi dell’art. 223 del R.D. 267 del 1942.

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