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Entro la fine del 2014 nascerà, con un investimento di 830 mila euro, una rete europea per condividere dati, risultati e conoscenze sul mesotelioma e sulle cure adottate.

È questa la notizia più importante data dal vice direttore generale della Commissione Europea per i Consumatori e la Salute Martin Seychell al sindaco di Casale Monferrato Giorgio Demezzi e al direttore del Centro Amianto Massimo D’Angelo durante l’incontro di ieri, mercoledì 18 marzo, a Bruxelles.

«Il vice direttore Seychell – ha spiegato il sindaco Demezzi – ha ben chiara la situazione e la creazione di questo network europeo ne è la dimostrazione. Come da noi auspicato più volte, solo mettendo in rete le singole competenze si potrà avere quella condivisione essenziale per trovare, e provare, nuove strade per debellare questo atroce male».

Il network raccoglierà, quindi, le esperienze maturate sui trattamenti già in uso, con una particolare attenzione a quei risultati considerati migliori, e le bio-banche, quindi le mappature biologiche della malattia a livello europeo.

A rappresentare il nostro territorio saranno l’Università degli Studi di Torino, con il Dipartimento di Oncologia, l’Aso AL e l’Asl AL: «Una presenza importante per il nostro territorio – ha sottolineato Giorgio Demezzi -, anche se ci dovrà essere anche un impegno diretto del Governo italiano se vogliamo dare ancor maggior forza alla lotta contro l’amianto e le malattie asbesto correlate. Già in passato, ad esempio, l’Unione Europea ha stanziato fondi affinché le aziende farmaceutiche facessero ricerca per mallatie rare: ebbene, solo con un intervento deciso dell’Italia, e di altri Stati membri, si potranno ottenere altri fondi da destinare alla ricerca farmaceutica sul mesotelioma».

Ma all’incontro, a cui ha partecipato anche l’europarlamentare del Ppe Fabrizio Bertot, si è parlato anche di bonifiche: «Nonostante il vice direttore Seychell si occupi essenzialmente dell’aspetto sanitario – ha ricordato il sindaco Demezzi – ha recepito perfettamente quanto sia importante non scindere i vari aspetti del problema: bonifica, smaltimento, ricerca, cura, assistenza e prevenzione devono viaggiare insieme se si vogliono ottenere risultati concreti».

Sulle bonifiche l’Unione Europea mette a disposizione dei fondi strutturali i cui Stati devono poi determinare le linee guida che indichino le priorità: «Casale e il Monferrato fanno parte di un sito di interesse nazionale da bonificare, quindi sono fiducioso che lo Stato italiano inserisca il nostro territorio tra i beneficiari di questi fondi», ha sottolineato il primo cittadino casalese.

Il direttore Massimo D’Angelo sull’argomento ha proposto un nuovo incontro a Bruxelles per parlare di bonifica direttamente alla Direzione Generale Ambiente, affinché si crei una cabina di regia europea che affronti le problematicità dello smaltimento dell’amianto, indicando anche strade nuove come l’inertizzazione dei rifiuti.

«È stato un incontro decisamente importante e proficuo – ha concluso il sindaco Giorgio Demezzi – dandoci la conferma di come sia fondamentale confrontarsi a livello non solo nazionale su problematicità di questo tipo. Spero, insieme al direttore D’Angelo, di poter proseguire su questa strada».

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