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Nella tarda mattinata del 15 maggio, personale della Squadra Mobile della Questura, arrestava F.A., classe 1956, colto nella flagranza del delitto di estorsione, consumato poco prima in danno di P.G., classe 1968, artigiano alessandrino.

L’arrestato, già locatario di un alloggio di proprietà di P.G., sfrattato per morosità nei giorni scorsi, ha iniziato da quel momento a minacciare telefonicamente quest’ultimo e la sua famiglia, chiedendo del denaro per risarcirlo del “disturbo” provocatogli dallo sfratto.

Nella mattinata del 15 il P.G. decideva di sporgere denuncia nei suoi confronti e, contestualmente, il personale operante aveva modo di ascoltare due telefonate “in diretta”, verificando il tenore estorsivo delle richieste di denaro; veniva pertanto predisposta una consegna controllata della somma richiesta (3000 euro), che consentiva di arrestare in flagranza l’indagato, successivamente condotto nella locale Casa Circondariale.

L’arresto veniva poi convalidato dal G.I.P. che disponeva la custodia cautelare in carcere dell’indagato.

Nel pomeriggio del 17 maggio, in Alessandria, personale di questa Squadra Mobile ha tratto in arresto P.R., classe1994, M.C., classe 1991, M.C. (omonima dell’altra arrestata, classe 1989), tutti nomadi rumeni senza fissa dimora sul territorio nazionale, colti nella flagranza del delitto di furto con destrezza, consumato poco prima, in concorso tra di loro, in danno di G.C., classe 1960, dimorante in Alessandria.

In particolare M.C. (classe 1989) avvicinava la p.o. proponendogli una prestazione sessuale a pagamento e al suo rifiuto lo prendeva per il braccio, sfilandogli con destrezza dal polso l’orologio Rolex Oyster Perpetual Date in acciaio, che successivamente passava alla complice M.C. (classe 1991); entrambe le donne salivano poi a bordo di una Fiat Stilo targata CX058SL, condotta da P.R., con cui tentavano di darsi alla fuga, senza riuscirvi per il pronto intervento di una dipendente pattuglia, che transitava in zona e aveva notato l’atteggiamento sospetto dei predetti.

Gli operanti successivamente recuperavano l’orologio, nella disponibilità di M.C. (classe 1991), e lo restituivano alla p.o. il quale riconosceva con assoluta certezza M.C. (classe 1989) nella donna che lo aveva derubato poco prima.

P.R. veniva ristretto nelle locali celle di sicurezza, mentre le due donne venivano condotte nella Casa Circondariale di Vercelli, a disposizione dell’A.G. che procederà con rito direttissimo in data odierna.

Gli arrestati sono tutti nomadi, gravati da specifici precedenti penali, specializzati proprio in questo tipo di furto con destrezza, avente per obbiettivo orologi di valore, che commettono in tutto il nord Italia; si ritiene abbiano consumato altri furti del genere anche in questa provincia, pertanto chi avesse subito analoghi delitti è invitato a presentarsi presso questa Squadra Mobile, al fine di visionare le foto dei predetti, per verificarne l’eventuale coinvolgimento.

Oltre agli arresti in flagranza di cui sopra, personale di questa Squadra mobile, il 16 ed il 17 maggio, dava esecuzione a due ordini di carcerazione, emessi dalla locale Procura della Repubblica, nei confronti di A.D.C.A., 27enne ecuadoriano, residente nel centro cittadino, che dovrà espiare la pena di mesi 5 e giorni 26 di arresto per il reato di possesso ingiustificato di oggetti atti ad offendere, e nei confronti di B.M., 53enne rumeno, in Italia senza fissa dimora, che dovrà scontare mesi uno e giorni venticinque di reclusione per uso di atto falso.

Entrambi gli arrestati sono stati ristretti nella locale casa circondariale.

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"

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