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1. I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Alessandria hanno arrestato per furti con strappo di due collane d’oro, avvenuti in due diverse circostanze, J.P. e Z.E rispettivamente di 19 e 18 anni, di Genova, il primo cittadino italiano e il secondo cittadino marocchino, entrambi con precedenti di polizia a carico il primo proprio perché in un’altra occasione era stato trovato in possesso di diverse catenine d’oro scippate all’interno di una discoteca e il secondo per rapine e furti con strappo. Inoltre, veniva denunciata alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni per favoreggiamento una cittadina italiana di 17 anni sempre di Genova, fidanzata di uno degli arrestati. La gazzella interveniva alle 03.00 circa presso la discoteca Luna Rossa di Bosco Marengo dove gli uomini della sicurezza avevano fermato delle persone accusate di aver compiuto degli scippi all’interno del locale. La pattuglia, arrivata sul posto, identificava tutti i presenti ovvero i buttafuori, i fermati e le vittime degli scippi, ricostruendo la dinamica dei fatti e scoprendo che alle 02.45 circa una 22enne di Asti, mentre ballava al centro della pista, era stata avvicinata da J.P. il quale, con la complicità di E.Z. che gli faceva da scudo con il corpo per coprirlo, abbracciava la ragazza e le strappava dal collo la sua collana d’oro, passandola subito all’amico. Il fatto veniva visto però da un ragazzo che era in compagnia della vittima e che ballava proprio di fronte a lei, quindi nella condizione di poter vedere chi la ragazza avesse alle spalle. La vittima e l’amico contestavano ai due scippatori il fatto chiedendo indietro la collana e, non ottenendola, chiedevano l’intervento della security del locale che fermava immediatamente i due fino all’arrivo dei Carabinieri. I due, a quel punto, confessavano il furto e dicevano di avere buttato la collana all’interno del locale per disfarsene e, infatti, quando accompagnavano i Carabinieri sul luogo dove era stato gettato l’oggetto d’oro veniva ritrovato solo il gancio di chiusura della collana. Poco dopo si presentava ai militari un altro giovane, anch’egli di 22 anni, di Alessandria, il quale denunciava ai militari un furto con strappo avvenuto temporalmente poco prima dell’altro caso e il ragazzo riferiva che al momento dello scippo aveva affianco a sè proprio i due arrestati e la ragazza denunciata. Il giovane riferiva che aveva avuto quindi la sensazione che il terzetto fosse autore dello scippo avvenuto nei suoi confronti. Anche per questo episodio i due arrestati confessavano il furto e riferivano che dopo il secondo scippo avevano messo entrambe le collane d’oro scippate all’interno di un involucro nero di stoffa tipo portagioie, passato poi alla ragazza minorenne e successivamente abbandonato all’interno del locale dopo essere stati scoperti to. Per questi motivi, vista la partecipazione della ragazza che in prima battuta aveva negato tutto il fatto cercando di eludere le indagini dei militari, la stessa veniva denunciata per favoreggiamento, mentre i due giovani venivano arrestati per l’accusa di furto con strappo e trattenuti nelle camere di sicurezza della Compagnia Carabinieri in attesa del rito direttissimo che verrà celebrato in data odierna.

2. I Carabinieri della Stazione di Castellazzo Bormida hanno denunciato per truffa un cittadino italiano di 30 anni, pregiudicato, residente in provincia di Messina. La vittima denunciava che navigando sul sito internet Subito.it vedeva un bracciale in oro 18k al prezzo di 360 euro al quale era molto interessato. Ad inizio novembre contattava quindi il venditore sul numero di telefono trovato su internet, accordandosi sul prezzo e stabilendo le modalità di acquisto e pagamento. Il pagamento doveva avvenire mediante bonifico bancario e il titolare del conto risultava essere un uomo del quale riceveva copia dei documenti di identità. A quel punto inviava il bonifico di 360 euro e attendeva l’arrivo del monile d’oro acquistato. Dopo molti giorni, non vedendo arrivare l’oggetto, telefonava al numero in suo possesso e gli veniva assicurato che i soldi erano stati ricevuti e che il bracciale sarebbe stato subito spedito. L’oggetto però non arrivava e dopo altri contatti con il venditore avvenuti solo per SMS perché non rispondeva alle telefonate, non ricevendo neanche i codici di tracciabilità per vedere lo stato di consegna del pacco, decideva di presentare la denuncia. Gli accertamenti successivi permettevano di appurare che il conto corrente su cui era stato inviato il denaro era intestato al messinese il quale risulta essere autore di molte truffe commesse in tutta Italia con lo stesso stratagemma. Per questo motivo veniva denunciato all’Autorità Giudiziaria per truffa.
3. I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile hanno denunciato per false attestazioni a pubblico ufficiale sulle sue qualità personali un cittadino italiano 32 anni, residente in provincia di Pisa. L’uomo veniva controllato due volte dai militari dell’Arma alla guida della sua autovettura e in tali occasioni presentava la patente di guida per cui ai militari poteva sembrare tutto regolare e tutti i dati dell’uomo venivano registrati sui documenti di servizio dei militari, cosa che viene effettuata normalmente nel corso del servizio. Però a seguito di un controllo più accurato veniva accertato che il documento di guida gli doveva essere ritirato a tempo indeterminato alla fine del 2013 su provvedimento del Prefetto di Pisa per non essersi sottoposto a visita medica. L’uomo però pochi giorni prima del ritiro aveva presentato una denuncia di smarrimento della patente presso un comando Carabinieri della provincia di Pisa. Il controllo più approfondito permetteva di scoprire che in effetti la patente era ancora indebitamente in possesso dell’uomo e veniva esibita regolarmente durante i controlli su strada. Veniva pertanto richiesto ai Carabinieri della Provincia di Pisa di notificare all’uomo un verbale di sequestro del veicolo per le violazioni accertate e l’uomo veniva invece denunciato alla Procura della Repubblica di Alessandria per il reato di false attestazioni a pubblico ufficiale.

4. I Carabinieri della Stazione di San Giuliano Vecchio hanno denunciato per molestie un cittadino marocchino di 50 anni, con precedenti di polizia a suo carico. In data 17 novembre, l’uomo, evidentemente ubriaco, mentre si trovava sul treno lungo la tratta che collega Spinetta Marengo a San Giuliano Vecchio, notava una donna di 28 anni, anch’essa marocchina, e la strattonava facendole addirittura delle proposte di matrimonio. La donna lo allontanava, ma le insistenze continuavano in maniera decisa anche una volta scesi dal treno a San Giuliano afferrandola nuovamente per un braccio, cosa alla quale la donna resisteva. La donna si allontanava ed entrava in un ambulatorio medico dove veniva seguita dall’uomo per continuare le sue molestie. La donna veniva poi raggiunta da alcuni congiunti che la accompagnavano fino a casa e intanto faceva vedere il molestatore ai suoi parenti i quali lo conoscevano bene. Il giorno dopo la donna si presentava presso la Stazione e di conseguenza i militari denunciavano l’uomo all’Autorità Giudiziaria per molestie e lo sanzionavano amministrativamente per l’ubriachezza.

5. I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Alessandria hanno denunciato per inosservanza del divieto di ritorno nel comune di Alessandria una cittadina rumena di 23 anni, pregiudicata, perché dal controllo emergeva che non poteva trovarsi nel capoluogo a seguito di una misura di prevenzione emessa nei suoi confronti e valida per 3 anni. La donna veniva controllato dai militari in via Pontida incurante delle disposizioni imposte nei suoi confronti dal Questore. Per lei ovviamente la conseguente denuncia alla Autorità Giudiziaria.

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"

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