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1. I Carabinieri della Stazione di Solero hanno denunciato in stato di libertà un cittadino nigeriano di 21 anni per i reati guida senza patente e falsità materiale commessa dal privato in autorizzazioni amministrative. La pattuglia, la notte del 29 settembre, fermava il giovane lungo la SP 10 mentre si trovava alla guida di un’auto intestata a una terza persona. Alla richiesta dei documenti di guida e circolazione, l’uomo dichiarava di avere una patente e un permesso internazionale di guida, ma di non averli al seguito per una dimenticanza. Sanzionato per tale mancanza, gli veniva intimato di esibire i documenti direttamente alla Stazione CC di Solero. Presentatosi in 3 ottobre in caserma a Solero, esibiva il solo permesso internazionale di guida e non la patente riferendo di non averla mai conseguita, la qual cosa comportava già una violazione di tipo penale sanzionata dal Codice della Strada. Inoltre, considerato che la normativa prevede che il permesso internazionale venga rilasciato ai soli titolari di patente di guida valida nello stato di residenza, che tale patente di guida e permesso internazionale devono essere esibiti congiuntamente e che l’uomo non aveva mai conseguito alcuna patente, sorgeva il dubbio sull’autenticità del permesso internazionale. Infatti, da una rapida visione dei prontuari che vengono distribuiti presso tutti i comandi Carabinieri e che riportano indicazioni su quali requisiti devono avere i permessi internazionali di guida e le patenti al fine di verificarne la genuinità, veniva constatato che tale documento riportava delle diversità sulle microscritture, presentava errori di traduzione e non riportava i previsti timbri a secco. Il documento risultato falso veniva quindi sequestrato e l’uomo veniva ovviamente denunciato all’Autorità Giudiziaria per i reati accertati. Per il proprietario dell’auto verrà elevata una pesante sanzione amministrativa per la violazione al codice della Strada per avere consentito la guida a persona che non ha conseguito la corrispondente patente di guida.

2. I Carabinieri della Stazione di Valenza hanno denunciato un cittadino italiano di 75 anni per fuga a seguito di incidente stradale e omissione di soccorso. In data 26 settembre, la pattuglia di Valenza veniva inviata in via Circonvallazione Nord dove una donna, mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali, veniva colpita ad un braccio dallo specchietto retrovisore di un’auto che dopo essersi fermata ripartiva subito dopo e di cui riusciva comunque a prendere i numeri di targa. Sul posto i militari rinvenivano uno specchietto retrovisore rotto, che veniva posto sotto sequestro, e da queste informazioni ricostruivano la vicenda, rintracciando l’autore del fatto individuato nel 75enne. L’uomo confermava il sinistro stradale e riferiva di essersi allontanato dal posto perché aveva molta fretta per impegni personali. La donna invece ricorreva alle cure dei sanitari riportando alcuni giorni di prognosi. Vista l’evidenza dei fatti accertati a seguito dell’attività di indagine svolta, l’uomo veniva denunciato all’Autorità Giudiziaria per la fuga dopo l’incidente e l’omissione di soccorso nei confronti di persona ferita.

3. I Carabinieri della Stazione di Alessandria Principale hanno denunciato un cittadino marocchino di 16 anni per rapina. Il 5 ottobre si presentava presso il Comando dei Carabinieri un giovane di 13 anni, accompagnato dal padre, il quale denunciava che la sera del 04 ottobre, mentre alle 22.30 si trovava nella Piazza Giovanni XXIII con alcuni amici, veniva avvicinato da un ragazzo che, per il tramite di un amico in comune, gli chiedeva di poter utilizzare il suo telefono cellulare. Il 13enne prestava il suo cellulare ma il 16enne anziché utilizzarlo lo metteva in tasca e minacciava la vittima di non fare denuncia e di non dirlo ai suoi familiari altrimenti gli avrebbe fatto passare dei guai. Il 13enne si allontanava dal luogo e, tornato a casa, raccontava tutto al padre insieme al quale presentava denuncia, dando una descrizione molto precisa e dettagliata dell’autore del fatto. Nel pomeriggio del 5 ottobre i Carabinieri di Quartiere, nel loro giro di pattuglia, sempre in Piazza Giovanni XXIII, individuavano un giovane che corrispondeva esattamente alla descrizione dell’autore del fatto anche perché vestito come la sera precedente, il quale veniva accompagnato presso gli uffici della Caserma. Il 16enne veniva quindi riconosciuto dalla vittima come l’autore del fatto e riferiva che il cellulare era stato da lui venduto, la sera stessa, ad uno sconosciuto nei pressi della stazione ferroviaria di Torino dove si era recato. Pertanto il 16enne veniva denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Torino per rapina.

4. I militari dell’Aliquota Radiomobile di Alessandria e della Stazione di Valenza alle ore 06.30 circa intervenivano presso il ponte sul Po lungo la strada che da Valenza porta verso la provincia di Pavia. Infatti, al 112 era pervenuta una telefonata da parte di un uomo molto agitato che piangeva al telefono e che annunciava l’intenzione di volersi suicidare. Dopo qualche minuto di colloquio che l’operatore della Centrale Operativa riusciva a instaurare con l’uomo, quest’ultimo si calmava e riferiva di essere sul parapetto del ponte con l’intenzione di farla finita a seguito di una delusione amorosa con una ragazza di Valenza. Si scopriva che l’uomo in questione è un 33enne di Vercelli che aveva avuto una relazione con una ragazza di Valenza che dopo circa un anno si era interrotta e che lo stesso non si era arreso alla fine della relazione, presentandosi spesso sotto la casa della donna per cercare di avere un contatto con lei. Anche la notte di domenica si era presentato sotto la casa della donna alle 05.15 circa, ma veniva respinto dalla ragazza, decidendo a quel punto di tentare il suicidio. Sul posto veniva inviata subito la pattuglia della Radiomobile e successivamente quella della Stazione di Valenza che richiedevano l’intervento di un’ambulanza del 118 e dei Vigili del Fuoco per mettere in sicurezza la zona. Mentre i Vigili del Fuoco si preparavano con il loro materiale in dotazione sotto il ponte in caso di un gesto estremo dell’uomo, lo stesso sul ponte non si muoveva dalla pericolosissima posizione assunta minacciando continuamente che se qualcuno si fosse avvicinato a lui si sarebbe lanciato nel vuoto. Mentre teneva tutti lontani, urlava ai militari che l’unica persona con cui voleva parlare era la sua ex fidanzata. La pattuglia di Valenza a quel punto rintracciava immediatamente la ragazza e dopo averla prelevata da casa la accompagnava sul posto per cercare di far ragionare l’uomo. Solo dopo avere parlato con la ragazza l’uomo decideva di desistere dal suo intento, allontanandosi dalla balaustra. In quel momento intervenivano i militari e il personale sanitario che lo prendevano in consegna e lo accompagnavano presso l’ospedale di Alessandria per le cure del caso nei confronti dell’uomo ancora in forte stato di agitazione.

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"

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