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Una buca lunga 20 metri e profonda 10; in un campo vicino casa: il nascondiglio perfetto per un trattore rubato. Invisibile dalla strada Casalcermelli; alla periferia di Castellazzo; su cui si affacciano la casa e l’azienda di Gianfranco Agnelli; imprenditore di 58 anni specializzato nel commercio internazionale di veicoli industriali e agricoli. L’uomo è stato arrestato all’alba dai carabinieri di Castellazzo; con i colleghi del Nucleo operativo; con l’accusa di concorso in ricettazione. Con lui è stato denunciato un operaio albanese di 37 anni; residente ad Alessandria. I carabinieri; appostati non lontano dalla casa di Agnelli; anche sede della sua ditta; la A.G. International; hanno notato il movimento sospetto di alcuni veicoli e sono entrati in azione. Nel cortile hanno sorpreso l’imprenditore e l’albanese con un trattore e un autocarro. Sembra che Agnelli stesse per nascondere il mezzo agricolo in una grande buca ricavata in un campo a 50 metri da casa. «Non sapevo neppure che ci fosse» si sarebbe giustificato. Dopo alcune verifiche; è emerso che sia il trattore che l’autocarro erano stati rubati la notte precedente in due aziende emiliane (a Castelvetro di Modena e a Monghidoro; in provincia di Bologna) e poi acquistati con l’intermediazione dell’albanese.

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