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Nella giornata di giovedì 4 luglio 2013 personale di questa Squadra Mobile ha proceduto, di propria iniziativa, al fermo di 3 cittadini albanesi clandestini e privi di occupazione lavorativa, gravemente indiziati dei delitti di Rapina aggravata e Sequestro di persona consumati ai danni di due giovani donne in un’abitazione del centro città alessandrino.
In particolare, un mese prima, uno dei tre, Lleshaj Elderin, 23 anni, con la scusa di consumare un rapporto sessuale a pagamento, riusciva ad accedere nell’alloggio avendo cura, tuttavia, di lasciare la porta di ingresso socchiusa.
Tale circostanza consentiva agli altri due complici di entrare, poco dopo, nell’appartamento. Questi venivano successivamente identificati in: Lleshaj Ernest, 19 anni, fratello di Elderin, il quale entrava nell’abitazione armato di pistola; Lleshaj Gentjon, 24 anni, cugino dei due, armato nella circostanza di due coltelli di grosse dimensioni (lama circa 30 cm.), entrambi travisati con calze a rete in nylon. I tre, insieme, dopo avere immobilizzato le due ragazze, legandole e imbavagliandole con delle lenzuola, sottraevano loro la somma contante di € 3.000, nr. 5 telefoni cellulari, nr. 1 orologio con cinturino in pelle bianca e diamanti incassati, vari oggetti di gioielleria.
L’attività successivamente svolta dalla Squadra Mobile, anche attraverso l’ausilio di mezzi tecnici, permetteva di risalire ad un’abitazione della Zona Cristo, rifugio di Lleshaj Elderin, che condivideva con una ragazza dell’Est europeo. Dopo incessanti appostamenti e pedinamenti, nella giornata del 4 luglio, gli investigatori riuscivano a bloccare Lleshaj Elderin, il quale nell’occasione veniva trovato in possesso di nr. 2 telefoni cellulari, uno dei quali provento della rapina consumata.
La successiva perquisizione, estesa alla dimora di Elderin, permetteva di riscontrare la presenza nel domicilio della ragazza dell’Europa dell’Est, nonché di Ernest e Gentjon, i quali anch’essi detenevano con sé alcuni cellulari rapinati alle due ragazze, nonché altro materiale che faceva emergere gravi indizi di colpevolezza a loro carico.
Nei confronti dei tre cittadini albanesi, pertanto, scattava la misura del Fermo di indiziato di delitto, su iniziativa degli uomini della Squadra Mobile. Tali provvedimenti venivano convalidati dall’A.G. nelle giornate successive.

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