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Ci vorranno ancora 4 settimane per i risultati tossicologici che potranno far chiarezza sulla morte diAmy Winehouse. Nel frattempo i genitori sono convinti che la figlia sia morta per avere smesso di bere. Amy – secondo quanto riporta ilThe Sun- non aveva ascoltato il consiglio dei medici di smettere in modo graduale e il suo fisico gracile non è stato in grado di sopportare l’astinenza imposta. Era insonne e in preda a crisi epilettiche.Il medico aveva infatti consigliato alla Winehouse di ridurre poco alla volta; ma lei invece aveva smesso completamente di bere per tre settimane; fatta eccezione per tre sere prima della sua morte; quando aveva consumato grandi quantità di gin e RedBull. Quando smettono di bere; i grandi bevitori soffrono di delirium tremens; una condizione che li può far finire in coma; in stato d’incoscienza o che può provocare pericolosi attacchi epilettici. Amici della star hanno; infatti; raccontato alDaily Mirrorchela Winehouse negli ultimi tempi soffriva di una serie di problemi di salute. La notte non riusciva a prendere sonno e a volte veniva colta da crisi epilettiche e allucinazioni; con visioni di topi bianchi che le correvano tra i piedi e persone che uscivano dagli specchi. “Le allucinazioni la terrorizzavano. Il confine tra realtà e fantasia era sempre più confuso e lei questo stato lo trovava intollerabile”; ha detto la fonte; aggiungendo: “Anche se non avrebbe più toccato alcol e droghe; sapeva che la sua salute era rovinata. Fisicamente era distrutta”.I genitori e gli amici stretti non sono gli unici a testimoniare che Amy non solo era indiscreta forma ma stava realmente cercando di uscire dall’oblio. Neil McCormick; un giornalista delTelegraph; è l’ultimo ad aver intervistato la cantante in occasione dell’ultimo duetto con Tony Bennett agli studi Abbey Road. Il giornalista a marzo ha detto di avere visto una Amy “sulla strada della migliore ripresa”. Indossava un abito cortissimo; era bella; appariva molto più sana di quanto non l’aveva vista in precedenza; abbronzata; i grandi capelli scolpiti attorno al volto dai lineamenti forti”; ha scritto McCormick.Nel frattempo Mark Ronson; il produttore del disco successo di Amy Winehouse “Back to Black”; ha dedicato all’amica scomparsa il suo concerto a Greenwich; in Inghilterra; la sua prima esibizione dopo la scomparsa della soul singer e ha cantato le hit composte insieme; “Rehab” e “Back to Black”. “Amy Winehouse era un genio e ha prodotto musica migliore della mia”; ha detto Ronson; incoraggiando il pubblico a cantare più forte e più a lungo possibile. Infine una brutta notizia per i fan. Il produttore della cantante Salaam Remi ha rivelato che le nuove canzoni su cui stava lavorando non sono completate e non possono essere pubblicate. Ma c’è da giurare che la casa discografica Universal farà di tutto per far uscire il disco.

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