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Riceviamo e pubblichiamo i comunicati dei Comuni di Acqui Terme e Novi Ligure; che si interrogano su quale sarà il futuro dei loro ospedali in seguito alla riforma sanitaria regionale.

Acqui Terme:

La sera del 29/11/2012 presso il Comune di Acqui si è riunita nuovamentela Consultaperla Salvaguardiadella Sanità Acquese; presieduta dal Sindaco Enrico Bertero. Il principale punto trattato è stato il resoconto dell’incontro intercorso tra il Sindaco e il Direttore Generale dell’ASL AL Dottor Paolo Marforio alla presenza; anche; della Vice Presidente Consigliere Franca Arcerito. Appuntamento richiesto per avere informazioni sulla possibile razionalizzazione del Reparto Ginecologia-Ostetricia. Il problema; inteso nella possibile chiusura del punto nascite; sembra essere; per il momento scongiurato.

Il Sindaco ha ribadito alla Consulta quanto sia stato importante e determinante la conferma della classificazione dell’Ospedale di Acqui quale Ospedale Cardine. Bertero ha confermato che l’azione dell’Amministrazione; con l’ausilio della Consulta perla Salvaguardiadella Sanità Acquese e con la coesione dei Sindaci del territorio; sarà sempre volta ad evitare il depauperamento dei servizi dell’Ospedale di Acqui.

Presente; perché invitato; visto l’argomento trattato; anche il Dottor Piero Grassano che sollevato per le notizie riferite dal Sindaco ha prospettato; però; un problema contingente di personale medico nel reparto di Ginecologia-Ostetricia. Il Primario informeràla DirezioneGeneralecon una nota della situazione prospettanda; in quanto; se non interverranno sostituzioni o ausili; si presenteranno problemi di gestione; che potrebbero comportare la chiusura del punto nascite perché non garantiti i parametri di sicurezza.

Novi Ligure:

Un incontro utile a raccogliere ulteriori elementi di discussione e confronto sul futuro dei servizi socio sanitari locali. Così il Sindaco di Novi Ligure; Lorenzo Robbiano; ha definito la Conferenza sulla sanità che si è tenuta ieri sera; lunedì 10 dicembre; pressola Biblioteca Civica.

All’incontro pubblico; tra gli altri; erano presenti l’On. Mario Lovelli; il Consigliere Regionale Rocchino Muliere; numerosi Consiglieri Comunali ed altre autorità locali; nonché vari operatori dell’Ospedale San Giacomo; i rappresentanti del neo nato comitato “Salviamo l’Ospedale di Novi” e semplici cittadini.

In apertura; la relazione dell’Assessore alla Sanità; Felicia Broda; ha messo in evidenza la preoccupazione per l’attuale stato di incertezza rispetto al piano sanitario piemontese. «Gli obiettivi – ha affermato l’Assessore Broda – sono quelli di ridurre la spesa; ad esempio attraverso la revisione della rete ospedaliera; ma le scelte non sono chiare e soprattutto non sono state discusse a livello territoriale».

I motivi di preoccupazione sono stati confermati dagli stessi operatori che vivono in uno stato di forte disagio dovuto all’incertezza sul futuro della struttura ospedaliera novese. Nel corso della riunione sono emerse varie proposte; tra cui quella avanzata dal Consigliere Comunale Bruno Motta (Pd) di indire una grande manifestazione pubblica per sensibilizzare tutta la comunità novese sulla questione sanitaria.

Al termine dell’incontro si è convenuto di predisporre un documento dettagliato che verrà portato all’attenzione del prossimo Consiglio Comunale: «Grazie anche ai temi emersi nel corso della serata – ha spiegatoil Sindaco -abbiamo tutti gli elementi per redigere un documento puntuale; che confido ottenga l’appoggio unanime del Consiglio Comunale; per salvaguardare le eccellenze dell’Ospedale novese. E’ chiaro che la situazione attuale della sanità non possa prescindere dalla razionalizzazione delle spese; ma ciò non deve avvenire a scapito dei servizi sanitari rivolti ai cittadini».

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