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Plinio il Vecchio la soprannominò “canina” perché questo tipo di rosa avrebbe guarito un soldato romano dalla rabbia. Questa antenata della rosa selvatica é diffusa in tutta Europa, fiorisce da maggio a luglio e i suoi frutti maturano in tardo autunno. Cresce a cespugli come boscaglia ai piedi di faggi, querce, abeti e i suoi fiori sono rosati. La rosa canina é ricca di vitamina C e di fitoestrogeni, i principi attivi hanno un largo impiego nell’industria farmaceutica e in erboristeria se ne fanno infusi e decotti.
Ha proprietà astringenti, antidiarroiche, viene utilizzato come vasoprotettore e antinfiammatorio. Con i petali viene fatto il miele rosato e in cosmesi il decotto è indicato per pelli arrossate e delicate.
Se dovessimo definire il carattere di questa pianta sarebbe una fanciulla timida ma tenace, generosa ma umile.

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"

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