Le poche precipitazioni da inizio settembre non fanno certo sperare in una stagione eccezionale per i funghi nella nostra provincia.
Tuttavia come ogni anno dalla prossima settimana parte il servizio di controllo micologico organizzato dall’ASL AL; che si protrarrà fino al 15 novembre e oltre se necessario.
L’iniziativa; che rientra negli interventi di prevenzione della salute; è di indubbia importanza per evitare possibili casi di intossicazione o avvelenamento dovuti all’ingestione di funghi non commestibili.
Da lunedì 19 settembre quindi gli esperti micologi del Servizio Alimenti e Nutrizione dell’ASL saranno a disposizione del pubblico per esaminare i funghi raccolti; rilasciando un certificato che attesta la loro commestibilità e ne indica le corrette modalità di consumo.
Le prestazioni del Micologo sono gratuite per i privati raccoglitori e/o diretti consumatori.
Sedi ed orari dell’Ispettorato Micologico dell’ASLdal 19 settembre al 15 novembre 2011
CASALE MONFERRATO
presso il Servizio di Igiene Alimenti e Nutrizione- via Palestro 41:
Martedì e Venerdì dalle 9 alle 10;30 Lunedì e Giovedì dalle 14;30 alle 15;30 – tel. 0142 434531-543
ALESSANDRIA
presso il Servizio di Igiene Alimenti e Nutrizione – via Venezia 6:
dal Lunedì al Venerdì dalle 14 alle 15 – tel. 0131 307800
TORTONA
presso il Servizio di Igiene Alimenti e Nutrizione ; via Milazzo 1 (ex Caserma Passalacqua):
il Martedì dalle 14.30 alle 15.30 tel. 0131 865300
ACQUI TERME
presso il Servizio di Igiene Alimenti e Nutrizione via Alessandria; 1.<.
Lunedì dalle 14 alle 15 – tel. 0144 777448
OVADA
presso il Servizio di Igiene Alimenti e Nutrizione; via XXV Aprile; 22 :
Lunedì dalle 15;30 alle 17 – tel. 0143 826664
NOVI LIGURE
presso il Servizio di Igiene Alimenti e Nutrizione; via Papa Giovanni XXIII;1 :
Martedì’ dalle 16 alle 17 – tel. 0143.332638
Al di fuori degli orari stabiliti; per richieste straordinarie o di effettiva urgenza; è possibile telefonare ai numeri citati per avere informazioni circa la contattabilità del micologo.
I Micologi dell’ASL sono inoltre disponibili a fornire tutte le informazioni necessarie per consumare i funghi raccolti senza rischi; ne ricordiamo alcune:
Evitare la raccolta indiscriminata di tutti i funghi rinvenuti; poiché solo alcune specie sono commestibili. Si evita così di provocare un danno all’ecosistema.
I funghi vanno raccolti interi e completi di ogni loro parte (radichetta; bulbo; volva; anello; …) e non in stato di alterazione (ammuffiti; fradici ecc.); ripuliti dal terriccio avendo cura di manipolarli il meno possibile per evitare cambiamenti di colore.
I funghi raccolti si trasportano in contenitori rigidi ed aerati (es. cestini di vimini) che consentono un’ulteriore disseminazione delle spore e diminuiscono i fenomeni di compressione e fermentazione dei funghi.
Non raccogliere funghi in aree sospette di inquinamento (discariche; bordi stradali; …).
Per il riconoscimento delle commestibilità dei funghi non affidarsi a metodi empirici come cucchiaino di argento; latte; mollica di pane.
Di norma i funghi vanno mangiati sempre ben cotti; da crudi sono scarsamente digeribili se non addirittura velenosi (il comune “chiodino”; Armillariella mellea; risulta tossico se non è prebollito per almeno 15 minuti prima della cottura definitiva) perchè contengono tossine termolabili che si degradano al calore di cottura.
Non somministrare funghi a bambini; donne in gravidanza o allattamento; a individui con intolleranze alimentari o a farmaci o disturbi a stomaco; fegato; pancreas; senza il consenso del medico.
Cosa fare in caso di avvelenamento da funghi:
Se dopo aver consumato dei funghi insorgono disturbi recarsi immediatamente al più vicino Pronto Soccorso.
Prestare attenzione ai sintomi di malessere e gastroenterici (nausea; vomito; diarrea); a prescindere dal tempo trascorso dal pasto. Le sindromi da intossicazione da funghi possono essere a breve incubazione (sintomi entro 4-5 ore dal consumo); lunga incubazione (sintomi da 6-8 ore fino a 48 ore ed oltre dal pasto).
Portare gli avanzi dei funghi disponibili; compresi quelli gettati via in pattumiera; utili ai fini del riconoscimento.
Non tentare “terapie” autonome.
Non ingerire nulla; soprattutto niente alcolici.
Raccomandazioni degli esperti dell’ASL
Gli esperti del Dipartimento di Prevenzione dell’ASL AL forniscono anche alcune raccomandazioni di carattere generale utili a prevenire i rischi ai quali si espongono persone inesperte o anziane inoltrandosi nei boschi in cerca di funghi senza la necessaria cautela e l’attrezzatura adeguata:
– scegliere i percorsi adatti alle proprie abilità fisiche e psichiche;
– comunicare l’itinerario a qualcuno prima di intraprendere l’escursione;
– non andare mai da soli;
– consultare prima della partenza i bollettini meteorologici e osservare costantemente sul posto l’evoluzione delle condizioni atmosferiche;
– scegliere l’abbigliamento e l’attrezzatura adatta all’escursione ( calzature da trekking; cellulare; lampada e coltello.