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Pesce spada e asparagi

Il pesce spada apporta una buona quota proteica (circa 20 g ogni 100g di prodotto che danno 144 kcal), ottima fonte di grassi polinsaturi come gli omega 3 e omega 6 non prodotti dal nostro corpo  che fanno così bene a cuore e arterie. Ottima fonte di fosforo e selenio. Insieme al tonno rappresenta i pesci azzurri di maggior dimensioni. La cottura ottimale è al cartoccio, al forno, o comunque in modo da non raggiungere alte temperature durante la cottura poiché i grassi polinsaturi finirebbero con il deteriorarsi perdendo le caratteristiche benefiche per il nostro organismo. L’asparago appartiene alla famiglia delle Liliacee, che comprende diverse specie botaniche notoriamente curative e largamente impiegate in fitoterapia per diversi disturbi, quali l’aglio, l’aloe, etc.
Tutti i fitocomplessi appartenenti a questa famiglia contengono sostanze (eterosidi solforati ed oli essenziali), che a livello terapeutico hanno un’azione antinfiammatoria, cardiotonica, ipotensiva, espettorante, diuretica, antidiabetica e antiparassitaria.
L’asparago contiene anche saponine, polifenoli e numerosi minerali, soprattutto potassio, che lo rendono particolarmente utile contro i problemi di ritenzione idrica, soprattutto per l’azione diuretica.
L’asparago apporta poche calorie, e non trova pertanto controindicazioni specifiche in caso di sovrappeso e obesità; elevato è invece l’apporto di acidi urici, che rischiano di aggravare, qualora siano già presenti, alcuni disturbi, quali la gotta, le cistiti, le prostatiti, le calcolosi renali, l’osteoartrite e altre malattie osteoarticolari; apporta quantità relativamente basse di nichel, ma piuttosto significative di acido acetilsalicilico

dott. Massimo LABATE Medico Chirurgo
Specialista in Scienza dell’Alimentazione Indirizzo Dietologico e Dietoterapico
Referente Piemonte ANSiSA (Ass Naz. Specialisti in Scienza dell’Alimentaz.)
FIDA Federazione Italiana Disturbi Alimentari
SISDCA Società Italiana per lo Studio dei Disturbi del Comportamento Alimentare

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