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Da venerdì scorso, migliaia di ragazzi provenienti da tutta Europa si sono radunati a Frassineto Po per un rave party, sulla sponda sinistra del Sesia. A caratterizzare questo appuntamento il continuo viavai di persone da e verso il luogo della festa e il volume della musica elevato, in una zona con pochi insediamenti abitativi.

Il tutto dovrebbe durare fino a domani, ma c’è chi non ne vuole sentire parlare, chiedendo chiarezza sull’iniziativa e sul rispetto delle regole da parte dei suoi organizzatori. Spicca in questo senso Federico Riboldi, presidente della Commissione di Controllo e Garanzia Provincia di Alessandria: “Gli organizzatori del rave stanno rispettando le rigidissime regole imposte agli esercenti per eventi simili? Tollerare impunemente manifestazioni di questo carattere, significa legittimare un sistema a due pesi e due misure. Uno per gli esercenti onesti che devono rispettare ogni regola e uno per gli abusivi che possono fare tutto ciò che vogliono impunemente. Mi sono sempre schierato a favore della possibilità di tutti di esprimere la propria creatività tramite la musica, le arti in genere. Ho sempre vissuto, anche in prima persona, la necessità di intrattenimento in città. Quello che sta accadendo in queste ore tra Terranova e Frassineto non ha nulla a che fare con tutto ciò. Non è la prima volta che l’area viene utilizzata per situazioni simili. Mi auguro che i Sindaci dei comuni coinvolti, sua Eccellenza il Prefetto, le Forze dell’Ordine, sappiano assumere i giusti provvedimenti per ristabilire la legalità e la parità di opportunità tra tutti gli operatori dell’intrattenimento.”

Sulla vicenda, è intervenuto, con toni simili, il sindaco del comune interessato, cioè Angelo Muzio: “I comuni piccoli si trovano davanti molti disagi anche di carattere economico come la necessità di far fronte alla raccolta dei rifiuti e al loro conferimento. Noi non pensavamo mai più di dover fare i conti, nel mese di agosto, con un’invasione di questo genere. Un mese fa un evento di questo tipo era avvenuto anche a Valmacca e proprio con queste comunità, come con quella di Breme, porremmo il problema ancora una volta. È il caso di tornare sul vuoto legislativo con altri colleghi per tutelare i cittadini e la salute pubblica”.

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