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Troppe spese; poche entrate; bisogna trovare soluzioni drastiche per un cambiamento radicale di rotta. Questo in sintesi il pensiero del sindaco Massimo Berutti che nell’ultima riunione di Giunta; ha chiesto ai suoi collaboratori un maggiore impegno per sanare il bilancio comunale. Il documento finanziario; approvato lo scorso mese di aprile; è stato redatto prevedendo alcune operazioni straordinarie quali ‘affidamento ad una società dell’attività di accertamento di tutti i tributi comunali e la vendita di beni di proprietà del Comune a privati. Gli importi iscritti a bilancio per queste due voci – che devono ancora essere reperiti – ammontano a circa 2 milioni e 800 mila euro derivanti dal recupero evasione delle imposte e quasi 4 milioni di euro per la vendita delle azioni Asmt.Il sindaco; Massimo Berutti; e il vicesindaco; Carlo Galuppo; da tempo sostengono la necessità di rivedere lo schema del bilancio per evitare; ogni anno; di ricorrere ad operazioni straordinarie che consentano il raggiungimento del pareggio. Per questa ragione il primo cittadino ha chiesto all’assessore al Bilancio; Carlo Galuppo; all’assessore alle Partecipate; Daniele Calore; all’assessore al Patrimonio; Stefano Orsi Carbone; e all’uscente assessore ai Servizi Sociali; Adelio Ferrari; di predisporre; di concerto con gli uffici competenti e il Segretario Generale; un piano strategico che parta dall’analisi delle criticità e delle necessità per arrivare alla stesura di un piano operativo con interventi che incidano meno possibile sul bilancio delle famiglie.“In questi giorni – dicono in Comune – il tavolo operativo è al lavoro per definire questo documento che sarà ulteriormente concertato con la maggioranza e con i partiti. Tra gli interventi al vaglio degli assessori e dei dirigenti- dicono in Comune – emerge anche un’analisi dei servizi a domanda individuale con una valutazione approfondita della loro incidenza sulla spesa corrente e sulle entrate derivanti dai fruitori dei servizi.”Un linguaggio molto “politichese” che in parole povere significa “stiamo valutandoo se aumentare le rette di alcuni servizi offerti dal Comune.”

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