dialessandria.it - no photo
dialessandria.it - no photo

Il sindaco di Acqui Terme, Enrico Bertero,  ha inviato la seguente lettera di protesta ai vertici di Terme di Acqui spa e a Finpiemonte Partecipazioni circa la non apertura della Piscina inaugurata nel 1932 e da allora mai chiusa in nessuna stagione.

Al Presidente Terme di Acqui S.p.A.

Prof. Stefano Ambrosini

Vice Presidente Terme di Acqui S.p.A.

Dott. Bruno Mazzetta

Presidente Finpiemonte Partecipazioni

Dott. Paolo Marchioni

Responsabile Pianificazione e Controllo

Finpiemonte Partecipazioni

Dott. Roberto Serra

La presente per chiedere che siano dati al sottoscritto, in qualità di rappresentante del Comune di Acqui Terme, socio di minoranza di Terme di Acqui S.p.A., chiarimenti in merito alla messa in attività della Piscina dei Bagni.

Tale timore nasce dal fatto che nessuna notizia è giunta a questa Amministrazione riguardo a bandi e/o procedure similari finalizzate a individuare un possibile gestore della struttura in oggetto, né si sono visti mettere in atto i consueti lavori di manutenzione che, già a partire dal mese di aprile, era d’uso vedere realizzati in zona Bagni per permettere l’apertura della piscina nella stagione estiva.

Nella denegata ipotesi che, effettivamente, ad oggi non si sia provveduto ad agire per assicurare la funzionalità e l’operatività delle piscine in modo da permetterne l’apertura al pubblico, sono a chiedere che vengano date formali spiegazioni all’Amministrazione e che vengano informati di ciò tutti coloro che, a vario titolo, verranno coinvolti da questa gravissima paventata chiusura forzata e che si agisca al più presto affinché la Piscina possa riaprire.

La preoccupazione del sottoscritto e dell’Amministrazione che mi pregio di rappresentare è generata da due ordini di problemi, strettamente connessi l’uno all’altro.

L’attività delle piscine dei Bagni, pur avendo sicuramente un alto costo di gestione, rappresenta una voce importante nel bilancio delle Terme di Acqui S.p.A. per il notevole afflusso di clientela di ogni genere: abbonati, turisti, famiglie, giovani e giovanissimi. Perdere anche questa voce di entrata del bilancio, pur mantenendo comunque i costi relativi alla manutenzione ordinaria, è un gravissimo errore, non solo di strategia, ma anche facendo riferimento ad una banale gestione “da buon padre di famiglia”.

Secondo, le piscine di Acqui, fin dalla loro apertura nel 1930, non sono mai state chiuse. Rappresentano una tradizione per gli Acquesi ed un’attrattiva turistica irrinunciabile per la Città. Risulta pressoché inutile che l’Amministrazione Comunale provveda a rendere appetibile Acqui Terme come meta turistica (fattore che torna vantaggioso anche a Terme di Acqui S.p.A.), organizzando una stagione estiva densa di eventi (più di 200!), e che i Commercianti si impegnino per migliorare i servizi offerti, se poi una realtà tanto importante per la zona Bagni e di riflesso per tutta la nostra Città viene così miseramente lasciata nell’abbandono.

I bar, i ristoranti, le gelaterie, gli alberghi, i negozi, gli artigiani: tutti coloro che al turismo devono una parte dei guadagni del loro lavoro verranno danneggiati dall’inoperatività delle piscine.

Incommensurabile sarà il danno d’immagine per Acqui Terme, privata di una tale ricchezza.

Pertanto, ben conscio dell’ennesimo bando in essere, chiedo con forza che la riapertura delle Piscine, operanti nell’anno per soli 3 mesi, possa essere pensata anche al di fuori di esso per l’anno in corso.

Aspetto a breve giro di posta chiarimenti e utili indicazioni in merito a quella che è la linea di Terme di Acqui S.p.A. e Finpiemonte Partecipazioni riguardo a questa incresciosa situazione.

Distinti saluti.

IL SINDACO

Enrico Silvio Bertero

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"

0 0 voti
Valutazione articolo
Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
0
Vorremmo sapere cosa ne pensi, scrivi un commento.x